Violenze Minori in Italia

Stamattina tra le altre violente notizie che colpiscono la nostra realtà quotidiana, ne afferro una Violenza sessuale su bimba, 2 fermati: A Napoli, sono il nonno e lo zio. L’abuso per circa 2 mesi. Mi piacerebbe sapere cosa ne è stato della denuncia di altri minori, che hanno subito per anni violenze presso la Fondazione Villaggio dei Ragazzi a Maddaloni a Caserta. Qualcosa ne scrissi con titolo Il Villaggio dei Ragazzi e degli Abusi. E tutto è bloccato a quello data, il 28 febbraio. Ho trovato solo un video Violenze e abusi su minori in un istituto di Maddaloni, in cui si dice “Orrore nel casertano. Nell’istituto Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni sui piccoli ospiti venivano usati metodi brutali e umilianti. Agli arresti domiciliari quattro educatori e una docente. Il procuratore aggiunto Raffaella Capasso ricostruisce le violenza sui piccoli indifesi L’insegnante è accusata anche di avere abusato sessualmente di alcuni alunni. Le indagini sono state difficili anche a causa dello stato di soggezione e disagio psichico dei fanciulli e degli stessi genitori alcuni dei quali, consapevoli di quanto accedeva nella Fondazione, sono stati indotti a non denunciare sotto minaccia che venisse tolta loro la potestà genitoriale.”
Dalle mie parti, il tema è dolorosamente attuale da sempre, notizia di ieri: ” Violentata da quando aveva 6 anni. Emergono nuovi particolari sulla vicenda dell’artigiano arrestato per abusi sulla figliastra. La polizia entra in azione dopo aver sentito la piccola, la sua pediatra e un’assistente sociale. Grido d’aiuto La madre si era rivolta ad Erinna…A quanto accertato dagli investigatori l’uomo, compagno da circa 5 anni della mamma della piccola, approfittava dell’assenza della donna, una rumena, per abusare della bambina all’interno dell’appartamento dove i tre abitavano. Le violenze sarebbero iniziate tre anni fa quando la piccola aveva solo sei anni. Le indagini sono scattate il mese scorso dopo la segnalazione del centro antiviolenza Erinna di Viterbo a cui la mamma della bimba si era rivolta. La piccola, assistita dallo staff di psicologhe del Unità operativa complessa di psicologia della Asl, diretto dal dottor Mario Morucci, ha ricostruito la storia degli abusi e l’uomo, che già si era macchiato di vari reati contro il patrimonio, é stato tratto in arresto. Sono in corso verifiche sul pc dell’arrestato per accertare se abbia materiale pedopornografico e se abbia abusato di altri bambini. A completare il quadro delle prove a carico dell’arrestato hanno contribuito anche le testimonianze della pediatra che aveva in cura la piccola e di un’assistente sociale che si occupava della madre, le quali hanno deciso di avvalersi del supporto del servizio di psicologia della Asl di Viterbo. Secondo la ricostruzione degli agenti della squadra mobile e del personale dell’ufficio per i reati su minori della questura di Viterbo, diretti dal dottor Fabio Zampaglione, la madre della bambina, nata da un precedente rapporto della donna, si è accorta degli abusi soltanto pochi mesi fa, in quanto per motivi personali aveva trascorso l’ultimo periodo in casa, invece di lavorare come badante presso un’altra abitazione. L’atteggiamento della bambina aveva insospettito la madre tanto da comprenderne il disagio verso il convivente da alcune parole della piccola e dalle sue reazioni. Dopo la segnalazione al centro antiviolenza Erinna la piccola è stata seguita dagli psicologi che sono riusciti, mediante un percorso di incontri a fare emergere la verità. “Sinceramente – dice il dottor Zampaglione – per tutti è stato un caso veramente toccante. La tremenda verità è stata in parte raccontata dalla piccola e in parte frutto dell’analisi dei disegni che la bambina faceva insieme agli psicologi. Nonostante l’assistenza degli psicologi e dei nostri specialisti, la bambina è stata più volte sopraffatta dalla commozione e non riusciva più a parlare”. L’uomo è stato arrestato sabato sera su ordinanza del gip Salvatore Fanti richiesta dal pm Renzo Petroselli”
Vogliamo vedere cosa ha ottenuto l’Associazione Erinna dalla Provincia di Viterbo e chi è? Violenza sulle donne, sì della Provincia al contributo di 30mila euro per “Erinna”

” Questa mattina il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha visitato la sede del centro antiviolenza “Erinna”. Un ambiente rassicurante, che non dà affatto l’idea di un ufficio, dove le donne vittime di violenza possono trovare chi, con competenza ed esperienza, le può accogliere e aiutare nel difficile e doloroso percorso di recupero di sé. A riceverlo c’erano la presidente Anna Maghi e una volontaria del centro antiviolenza, a cui Meroi ha comunicato ufficialmente l’immediato stanziamento da parte dell’amministrazione provinciale di Viterbo del contributo di 30mila euro che servirà al prosieguo dell’attività di “Erinna”. “Abbiamo dovuto effettuare una verifica procedurale – spiega il presidente della Provincia -, ma, una volta chiarito il dubbio in merito alle risorse previste per il finanziamento, ci siamo premurati di far avere ad ‘Erinna’ quanto previsto dall’accordo. Il lavoro delle volontarie dell’associazione in supporto alle donne vittime di violenza è sicuramente molto importante e svolto con competenza, esperienza, professionalità e grande umanità, e mi preme chiarire che non è mai stata intenzione della Provincia interrompere la collaborazione con ‘Erinna’. Mi auguro, quindi, che con oggi si chiuda anche il periodo delle polemiche”. Il fenomeno della violenza sulle donne è sempre più, purtroppo, una realtà che interessa l’intero Paese, senza eccezione per il territorio della Tuscia. La difficoltà principale delle vittime è quella di far emergere quanto subito, di denunciare e di portare all’esterno il proprio dramma. In questo percorso la vicinanza di persone disposte ad ascoltare e ad aiutare è cruciale. L’associazione “Erinna” nasce nel 1997, e dal 2006 gestisce il centro antiviolenza di Viterbo. Sono circa 220 le donne che da meno di cinque anni a questa parte (più o meno 50 nuovi casi ogni anno) hanno bussato alle porte della struttura, che, tenuta in piedi da un piccolissimo gruppo di volontarie tutte della Tuscia, offre un aiuto – a titolo completamente gratuito – psicologico e legale durante l’intero percorso di recupero delle vittime. Non sempre la ripresa di queste persone è stata accompagnata da un parallelo percorso giudiziario, per scelta stessa delle vittime. La violenza, secondo l’esperienza delle volontarie dell’associazione, è soprattutto legata a fattori di tipo culturale, ma i campioni di utenza sono ampi, non riguardano esclusivamente fasce svantaggiate dal punto di vista economico o sociale. A volte i casi di cui si è occupata “Erinna” hanno fatto registrare, direttamente o indirettamente, purtroppo anche il coinvolgimento di minori.”
L’Associazione Erinna è l’unica presente in tutta la provincia di Viterbo. Nel mese appena passato riportavo altri fatti così, facendo seguire ampia documentazione che ho curato personalmente su Arcoiris TV nella Rubrica Lettere . ” Oggi 28 febbraio 2011, apprendo dall’ANSA: FONDAZIONE VILLAGGIO DEI RAGAZZI A MADDALONI – CASERTA: ASSISTENZA E BENEFICENZA AI RAGAZZI E ABUSI SU MINORI, SISTEMATICI. ARRESTATI 4 EDUCATORI…E UNA DOCENTE. Per la delicatezza e la drammaticità dell’argomento, metto a vostra disposizione e chiedo la più ampia diffusione, non solo perchè chi si è macchiato di questi abusi paghi alla giustizia ma per cercare una strada comune e dare tutto il nostro sostegno a questa Infanzia e Adoloscenza negata e rubata...”
Tanto ho ritenuto di scrivere oggi, per dovere di informazione e non sollecitata da nessuno, se non dalla mia testa e cuore. Non siamo complici di certi silenzi su storie vere, tragicamente Minori.
Anche se non trovi le parole… NON AVERE PAURA DI NON FARE SILENZIO.

Doriana Goracci



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