Lettera al direttore di Oggi.it

Abbiamo fatto un viaggio sulla sua nave, gentile direttore. Ci hanno deluso i viaggiatori. Ragionano relativamente con la loro testa, quando affrontano problemi di politica, costume, fatti di cronaca, rinunciano alla ragione qualora le questioni tocchino la fede. Allora la loro mente viene sostituita dalla mente del Magistero della Chiesa. Si potrebbe dire che ragionano con la mente di altri, ma non è esatto. Proprio si rifiutano di ragionare. La Chiesa dice così? Allora così è. La Chiesa afferma che esistono le possessioni diaboliche, e che sono necessari gli esorcisti muniti di medagliette e acqua santa per liberare l'indemoniato? Ebbene sì, così è, e non si discute. Gli angioletti fanno visite ai loro fortunati protetti? Certamente! E' la Chiesa che lo afferma. I santi del paradiso salvano un bambino, e ne lasciano morire milioni? Così è. Lo dice la Chiesa. L'omosessualità è peccato? Certamente. Non lo dice Gesù, ma basta che lo dica la Chiesa. La fecondazione assistita è contro natura e quindi immorale? Certamente, se la Chiesa lo afferma. E del resto, è questo che la Chiesa vuole, giacché ritiene d'essere l'unica depositaria infallibile della rivelazione divina. Su questi temi, ed altri ancora, non c'è dialogo con i passeggeri della sua nave. Eppure abbiamo scritto cose nuove, diverse, sicuramente discutibili, ma come discuterne? Nessuno osa (o sa?) entrare nel merito di problemi la cui soluzione è già stata stabilita da menti superiori, cui ci s’affida ciecamente. Del resto, è anche giusto che non essendo esperti in materia, i viaggiatori non abbiano argomenti per confutare i nostri scritti. Ma il fatto è che la faccenda dà loro un gran fastidio: angeli e santi e perfino i diavoli non si toccano! E allora, non sapendo replicare, sono presi da un moto d'intolleranza, e cercano di delegittimare l'autore delle lettere con insinuazioni che nulla hanno da spartire col testo. Così va il mondo.

E allora? Allora converrà forse scendere al primo porto, cambiare itinerario, magari mezzo di trasporto, con la speranza d'incontrare viaggiatori più disposti al dialogo. Certamente con sollievo dei viaggiatori della nave, il cui nocchiero ha qualche pregiudizio in meno dei suoi ospiti. Oppure converrà smettere di viaggiare, di parlare, di tentare un dialogo impossibile?

Miriam Della Croce

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy