Resoconto sulla manifestazione del 16 marzo

Un teatro Capranica, gremito in ogni ordine di posti e con centinaia di altri Colleghi che sono rimasti ad ascoltare dall'atrio, è stato lo splendido scenario (vedi la foto) nel quale si è svolta mercoledì 16 marzo 2011 l'imponente manifestazione dell'Avvocatura italiana per protestare contro la normativa sulla media-conciliazione obbligatoria e sulla cd. rottamazione dei processi civili.

Si è trattato di un evento epocale, di gran lunga più partecipato addirittura dei famosi “moti dell'Adriano” del 1995: ai tanti Colleghi venuti dagli altri fori (in particolare, Campania, Puglie, Lombardia, Sicilia) si sono aggiunti, infatti, nonostante l'ininterrotta pioggia battente, centinaia di Avvocati romani, che mai prima di oggi in eventi di questo genere erano intervenuti in numero così elevato.

Sul palco si sono alternati i Presidenti delle Associazioni maggiormente rappresentative ed i Presidenti degli Ordini (vedi foto). La voce dell'Avvocatura è stata unanime: “non è utile per il Paese una media-conciliazione come quella che entra in vigore il prossimo 21 marzo che è incostituzionale e che obbligherà i cittadini a un ulteriore filtro per avere giustizia, nonché a subire molte più spese. L’Italia ha bisogno di un sistema giudiziario che funzioni per tutti, non solo per pochi interessi privati. Il governo ascolti gli avvocati e intervenga. Altrimenti continuerà la protesta, f ino addirittura al referendum abrogativo”.

Il Presidente dell'Organismo Unitario, Maurizio de Tilla, ha chiuso i lavori con un'appassionante intervento, in cui ha evidenziato tutti i motivi per cui questa media-conciliazione è contro la nostra Costituzione e fallirà, chiedendo infine le dimissioni del Ministro della Giustizia, che sta appaltando la giurisdizione ai privati e agli altri Ordini professionali che non appartengono al suo ministero.

Possiamo dire che tutti noi il 16 marzo 2011 abbiamo dato vita ad una «NUOVA AVVOCATURA», che non scende a compromessi, ma agisce con integrità morale e senza complicità. In quella sede ho consegnato simbolicamente al Presidente dell'O.U.A. le 3.553 firme contro la mediazione obbligatoria raccolte in pochi giorni da Agire e Informare, dall'Associazione degli Avvocati Romani e dal Centro Studi e Ricerche sul Diritto di Famiglia.

L'A.N.M., attraverso il proprio Vicepresidente, ha dichiarato la contrarietà alla mediazione obbligatoria, espimendo solidarietà all'iniziativa dell'O.U.A., e la Senatrice Della Monica ha informato i presenti che in questa settimana è già stata calendarizzata in aula del Senato la discussione del disegno di legge Benedetti Valentini, che prevede l'abrogazione dell'obbligatorietà della mediazione.

Non hanno invece partecipato alla manifestazione il C.N.F., aspramente criticato dal sottoscritto e dagli altri oratori, ed i Presidenti di alcuni Ordini, come ad esempio Torino, il Triveneto, Ancona, Roma (verbale dell'Ordine di Roma su manifestazione).

Ciascuno di noi poi può farsi la propria obiettiva opinione leggendo le inopportune dichiarazioni del Presidente del C.N.F. (dichiarazioni del Prof. Alpa), le repliche del Presidente dell'O.U.A. (dichiarazione dell'Avv. de Tilla), l'articolo del Presidente dell'Associazione degli Avvocati Romani (arti colo dell'Avv. Fabrizio Bruni), le considerazioni molto significative di una nostra Collega (email dell'Avv. Alessia Guerra) e la testimonianza di un altro Collega (email dell'Avv. Gianluca Tucci).

Da oggi lunedì 21 marzo entrerà comunque in vigore la mediazione obbligatoria e dovremo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per renderla il meno dannosa possibile: al riguardo l'O.U.A. ha predisposto un vademecum con i primi suggerimenti (vedi vademecum) e una serie di eccezioni sulla illegittimità costituzionale della normativa (vedi questioni di incostituzionalità).

Da parte nostra, ci riserviamo di indicare la strada da seguire dopo che il nostro Consiglio dell'Ordine si sarà espresso sulla proposta di modifica del Regolamento dell'Organismo di mediazione dell'Ordine di Roma, che abbiamo presentato la scorsa settimana e che chiederemo sia nuovamente messa all'Ordine del giorno di giovedì prossimo (leggi proposta Vaglio / Di Tosto).

Cari saluti.

Mauro Vaglio, Pietro Di Tosto, Donatella Cerè, Alessandro Cassiani

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