Dei fatti a favore di chi? Leggiamo l’ultima lettera circolare del Presidente Obama e cerchiamo di capire a favore di chi sono i fatti della politica della Casa Bianca.
Convinto che una vera funzione guida consiste nel fare scelte difficili visto che le risorse sono sempre limitate, scelte che esplicitano ideologie di parte, Presidente è ora alla ricerca di un accordo con i repubblicani sul bilancio. E così rende noto che il loro progetto non è accettabile perché mette a rischio un milione di posti di lavoro e difende gli interessi di pochi. Il Presidente da parte sua ha redatto un progetto che riduce il deficit di un trilione di dollari (traduco alla lettera senza capire il vero significato di questa cifra).
Si impegna a trovare un terreno comune per tagliare le spese inutili, ma non vuole seguire il piano dei repubblicani che 1. impedisce al governo di portare avanti la riforma della sanità, 2. taglia i fondi per i servizi di prevenzione, 3. distrugge gli investimenti per istruzione ed infrastrutture che fanno crescere l’economia e creano posti di lavoro, 4. taglia milioni necessari agli investimenti per la sicurezza nazionale, 5. taglia fondi per l’assistenza dell’infanzia, 6 pone fine a misure di protezione per cibo sicuro ed aria pulita. Il tutto risulterebbe nella perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, milioni di persone sarebbero colpite negativamente da questi provvedimenti secondo i calcoli dello staff del presidente. In breve il piano dei repubblicani mette a rischio l’economia. E’ chiaro che il Presidente chiarisce senza mezzi termini le responsabilità politiche e le ricadute sociali dei provvedimenti del governo, e chiarisce bene da che parte sta.
Ovviamente fortissima è la difesa di quei tagli da parte repubblicana, impegnata con tutte le forze a togliere di mezzo la riforma sulla sanità, a difesa delle assicurazioni, delle grandi corporazioni e del libero mercato della salute. La lettera circolare di John McCain su questo argomento invita i repubblicani ad unirsi ed agire contro il progetto di bilancio della Casa Bianca. Dopo aver invitato i lettori ad andare a vedere la partita di basket!
Viene spontaneo un parallelo tra la accesa discussione americana in corso ed i fatti di casa nostra. Una citazione di cultura classica è utile in questo caso: “Ed alla plebe cosa diamo? Panem et circenses” . I provvedimenti del governo italiano sono per una classe molto ristretta visto che per la plebe accade quanto segue: la spesa per il cibo pare che sia diminuita di molto, sono diminuiti risparmi delle famiglie, l’assistenza medica ha avuto severe restrizioni, molti genitori preferiscono per i bambini la scuola privata, diminuiscono le iscrizioni all’università statale, aumentano quelle alle università private, diminuiscono le ore d’insegnamento nei licei, a difesa della qualità a favore della quantità, chissà che significa questa bella frase! Aumenta la disoccupazione giovanile in modo drammatico.
Il panem, dunque, è diminuito di molto, quanto ai circenses resta la consolazione dello spettacolo offerto dalle escorts dei piacevoli giochetti del presidente, spettacolo destinato a gente dai gusti facili e grossolani. Sono forse una che appartiene all’odiato radical chic? No di certo. Sono una della classe media, terza età, e non mi resta che sperare in una fine rapida ed in buona salute, in una città semidistrutta, dilatata in periferia e svuotata nell’amatissimo centro storico.
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13.24 10/03/2011