FOCUS IDV del 10 Marzo

GIUSTIZIA: DI PIETRO, RIFORMA UMILIA STATO DI DIRITTO (ANSA) – BARI, 10 MAR – ''E' una riforma che offende la democrazia e umilia lo stato di diritto''. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha commentato con i giornalisti, stasera a Bari, la riforma della giustizia messa a punto dal governo. Per Di Pietro la riforma ''mette in capo al Parlamento la scelta di quali reati, anno per anno, il magistrato deve indagare e perseguire''. ''Scommetto – ha sottolineato – che i reati saranno quelli dei poveri cristi, magari il clandestino di turno, ma mai il reato di corruzione piuttosto che di approfittamento della casta dei soldi dello Stato''. ''Ed infatti – ha rilevato Di Pietro – al secondo punto c'e' un'altra norma incredibile, che e' quella che prevede che a indagare sui reati dei magistrati debba essere un apposito consiglio di disciplina di nomina parlamentare''. ''Da ultimo – ha precisato – attraverso il meccanismo del fumus persecutionis, in Parlamento in questo momento si fanno passare per scontro politico anche i reati, e soprattutto i reati che fanno i parlamentari. A me pare che questa sia una riforma che non aiuti in alcun modo la funzionalita' della giustizia. E non aiuta in alcun modo la parte lesa ad avere giustizia'' e ''anche all'imputato, se innocente, di avere la sua giustizia''. ''E' una riforma – ha concluso Di Pietro – che semplicemente serve per buttare fumo negli occhi''. (ANSA).

SANITA': DI PIETRO, SU CASO TEDESCO SOLO MAGISTRATO PUO' DECIDERE = (AGI) – Bari, 10 mar. – “Noi abbiamo una posizione ferma, laddove non c'e' fumus persecutionis solo il magistrato e i vari gradi di giurisdizione possono decidere se ci sono elementi per arrestare o meno.” Con queste parole stasera a Bari Antonio di Pietro ha confermato la posizione di Italia dei Valore sul caso del Senatore Tedesco del Pd, gia' assessore alla Sanita' nella prima Giunta pugliese, su cui pende una richiesta di provvedimento restrittivo da parete del GIP di Bari, per la quale il Parlamento si deve pronunciare. “Nel caso di specie – ha precisato Di Pietro – la magistratura nei vari gradi di giudizio cautelare ha gia' privato della liberta' diverse persone per lo stesso reato e allora qui si tratta non di fumus ma di un'indagine giudiziaria dove la giustizia ha rilevato un inquinamento probatorio, piuttosto che pericolosita' sociale.”(AGI)

GIUSTIZIA: DI PIETRO, VOGLIONO COLPIRE GIUDICI, REFERENDUM RIFORMA DIFENDE DELINQUENTE E PUNISCE PARTE LESA (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''Hanno detto che intendono modificare l'obbligatorieta' dell'azione penale, limitare l'indipendenza della magistratura, affidare al Parlamento l'individuazione dei reati da perseguire annualmente, intervenire finanziariamente per togliere mezzi e strumenti ai magistrati. Vogliono poi intervenire sui tempi processuali, togliere gli strumenti, a cominciare dalle intercettazioni, modificare il modello di nomina della Corte costituzionale per condizionarla con la maggioranza del momento. Tutte queste cosiddette riforme non solo sono inutili ma sono dannose. Questa riforma difende il delinquente e punisce la parte lesa''. E' il giudizio di Antonio Di Pietro, leader Idv, alla riforma della giustizia che il governo si appresta a varare. Quanto all'esito dell'incontro di ieri al Quirinale tra il ministro Alfano e il presidente della Repubblica Di Pietro in un'intervista alla 'Gazzetta del Mezzogiorno' sottolinea : ''Non so se sia andato o se sia stato chiamato dal presidente della Repubblica – dice – in un richiamo preventivo, prima che si accinga, come ministro, ad emanare provvedimenti che costituiscono un attentato alla Costituzione. Sono andato a fare visita all'Anpi, ai partigiani che ci hanno dato questa Costituzione e si sentono mortificati da questo governo che, per basse ragioni di impunita' personale, sta umiliando il sangue dei nostri padri. Ora secondo il leader Idv ''e' il popolo italiano che non solo puo', ma e' chiamato ad intervenire, mettendo la parola fine a questa vicenda, triste e tragicomica, di questo gruppo piduista che e' andato al potere e che sta travolgendo le regole del gioco. Queste sono riforme costituzionali e non potendo avere i sue terzi in Parlamento, saranno sottoposte a referendum. E sono certo che i cittadini non saranno complici di questo scempio''. Secondo Di Pietro nella riforma ''non c'e' una proposta che sia accettabile, perche' ogni punto ha come obiettivo l'impunita' e impedire al magistrato di fare il suo dovere''. Quanto infine all'introduzione della responsabilita' civile dei magistrati ''una cosa e' l'errore e un'altra è il dolo. Ricordo – dice – che sono stati condannati i giudici Squillante e Metta perché hanno venduto la loro funzione. Non abbiamo mai detto che il magistrato può permettersi di sbagliare. Nei loro confronti – conclude Di Pietro – c'è già una legge che interviene in caso di errore e io ho proposto un disegno di legge che aumenta i casi di responsabilità dei magistrati''.

GIUSTIZIA: DI PIETRO, REFERENDUM SPAZZERA'VIA QUESTA RIFORMA PROPOSTA ANTIDEMOCRATICA CHE STRAVOLGE STATO DI DIRITTO (ANSA) – ROMA, 10 MAR – Sulla giustizia ''e' stata proposta una riforma cosi' antidemocratica da stravolgere lo stato di diritto''. Lo afferma il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro che sfida ora ''il governo ad andare fino in fondo, convinti come siamo che in Italia ci sia una maggioranza di cittadini che vuole difendere la Costituzione e lo stato di diritto'' e che lo fara' con il referendum. Di Pietro sottolinea, in particolare, le due previsioni della riforma a suo giudizio piu' antidemocratiche: quella che affida al ''Parlamento decidere quali sono reati su cui giudici devono procedere'' e quella secondo la quale le ''eventuali sanzioni nei confronti dei magistrati non le decide Il Csm ma un organo eletto dai parlamentari. Vale dire, cioe', che coloro che adesso sono sotto processo devono diventare i giudici dei loro giudici: questo neanche in uno stato sudafricano di un tempo poteva esistere''. La riforma che si propone ''e' di tipo costituzionale e interviene su due concetti fondamentali dello stato di diritto: l'obbligatorieta' dell'azione penale e il fatto che a decidere sulle sanzioni ai magistrati debbano essere i parlamentari'' dice Di Pietro convinto che ''quando sara' sottoposto a referendum sara' cancellato dai cittadini''. (ANSA).

RUBY: DI PIETRO, EMISSARI IN MAROCCO? SAREBBE DA IMPEACHMENT (V.'RUBY: 'IL FATTO', EMISSARI IN MAROCCO PER …'DELLE 12:22) (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''Quanto e' riportato oggi da 'Il Fatto Quotidiano' e' gravissimo, occorre che il governo chiarisca immediatamente in Parlamento'': lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Vogliamo sapere – insiste – se e' vero che siano stati inviati dall'Italia degli emissari anonimi per corrompere un funzionario di uno Stato estero, al fine di falsificare la data di nascita di Ruby e chi li ha mandati. In questo modo si sarebbe consentita la cancellazione del reato di prostituzione minorile del quale e' accusato il presidente del Consiglio. L'Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione urgente affinche' l'esecutivo spieghi questa torbida vicenda che, nel caso fosse vera, imporrebbe l'immediato impeachment del presidente del Consiglio''. (ANSA).

GIUSTIZIA: BELISARIO (IDV), RIFORMA 'AD SILVIUM' = (AGI) – Roma, 10 mar. – “Guarda caso Berlusconi ha aspettato la presentazione della riforma della giustizia per dire che sara' presente ai suoi processi! E' evidente che si tratta ancora una volta di norme 'ad Silvium' che hanno solo il fine di intimidire e sottomettere la magistratura al potere politico”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Nessuno puo' negare l'intento punitivo della riforma Alfano se il presidente del consiglio non si trattiene dal dire “che i Pm devono andare dai giudici con il cappello in mano”. La verita' e' che Berlusconi, con o senza cerotto, e' sempre uguale: un imbonitore che si e' ridotto a sventolare un disegnino di due bilance per sponsorizzare la sua riforma 'epocale' che non servira' agli italiani. La giustizia ammodernata, come dice Alfano, serve al Paese, ma una controriforma del genere e' solo figlia della cultura dell'impunita'. Per questo – conclude Belisario – il referendum per abrogare il legittimo impedimento e' l'unica ancora di salvezza per garantire la legalita' a tutti i cittadini”. (AGI)

CASO RUBY: DONADI, INTERROGAZIONE SU CASO DATA NASCITA KARIMA = Roma, 10 mar. (Adnkronos) – “L'economia va male, ma c'e' un campo in cui l'Italia eccelle: la corruzione. Con il governo Berlusconi e' cresciuta talmente tanto che ora la esportiamo. Quanto scrive 'il Fatto' sul tentativo di alcuni misteriosi emissari di cambiare la data di nascita di Karima, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, e' gravissimo. Un episodio su cui va fatta immediatamente chiarezza''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Presenteremo un'interrogazione parlamentare – aggiunge Donadi – su questa vicenda che e' insieme inquietante e grottesca. Cambiare la data di nascita della 'nipote di Mubarak' puo' tornare utile ad un solo italiano, piuttosto conosciuto ed accusato di sfruttamento della prostituzione minorile''. ''Abbiamo – conclude il capogruppo Idv – davvero toccato il fondo. Questo governo dannoso e incapace deve andare a casa per il bene del Paese. I referendum sono un'ottima occasione per far dimettere Berlusconi, per questo invitiamo tutti i partiti dell'opposizione e tutte le forze democratiche del Paese ad impegnarsi nella campagna referendaria''.

GIUSTIZIA: DONADI, CON QUESTA RIFORME MAI 'MANI PULITE' (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''Con questa pessima riforma della giustizia non ci sarebbe mai stata 'Mani Pulite'. Berlusconi lo sa e sta cercando di far approvare queste nuove norme per salvare le cricche e intimidire i magistrati''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Berlusconi – aggiunge Donadi – parla di riforma ma in realta' vuole solo sottomettere la magistratura alla politica, vuole che sia la Casta a decidere quali reati perseguire e vuole controllare i giudici. Non e' una riforma, ma uno scempio del diritto italiano. Impediremo che l'approvazione di una controriforma che porterebbe allo sfascio delle istituzioni''.

Mafia/ Li Gotti (Idv): Dna smentisce propaganda governo Expo 2015 è occasione ghiottissima per operazioni criminali Roma, 10 mar. (TMNews) – “Il 21 gennaio 2010 il Prefetto di Milano consegnava alla Commissione Antimafia una sua relazione che così iniziava: 'Esiste a Milano la mafia? A Milano, al momento, non può dirsi che esistano organizzazioni del genere. Pertanto, se alcuni cognomi evocano collegamenti con famiglie mafiose, ciò non vuol dire, necessariamente, che a Milano e in Lombardia esista la mafia'. Chissà cosa pensa oggi il Prefetto di Milano, dopo la relazione della Direzione Nazionale Antimafia che parla di 'colonizzazione' da parte della criminalità organizzata proprio di Milano e della Lombardia, seconda solo alla Calabria per presenza di 'ndrine, con non meno di 500 affiliati ed inquadrati in nuclei territoriali?”. Lo afferma in una nota Luigi Li Gotti, Capogruppo Idv in Commissione Antimafia. “Purtroppo – aggiunge – l'esigenza propagandistica del Governo ha banalizzato una pesante realtà e bisogna ringraziare la magistratura e le forze dell'ordine che non hanno ascoltato il canto delle sirene dei minimalisti governativi. L'Expo del 2015 è una occasione ghiottissima per le operazioni criminali e serve grande e responsabile consapevolezza per contrastare le metastasi tumorali del crimine. Il Governo è all'altezza di questo grande impegno o pensa di turbare il clima idilliaco imposto dalla propaganda, rendendosi così complice della malattia?”.

GIUSTIZIA, LI GOTTI (IDV): MODIFICA OBBLIGATORIETA' E' AUTENTICA MOSTRUOSITA' (9Colonne) Roma, 10 mar – “Una prima immediata valutazione sulla cosiddetta riforma epocale in ordine alla modifica dell'obbligatorietà dell'azione penale consente senza dubbio di parlare di un'autentica mostruosità”. Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Giustizia, che spiega: “L'azione penale nasce infatti dopo le indagini qualora il pm non ritenga di dover chiedere l'archiviazione della notizia di reato. Sicché i pubblici ministeri dovranno svolgere le indagini e, giunti a conclusione, dovranno accantonare il procedimento. Avremo così un bel bacino di reati su cui si è indagato senza che gli stessi possano approdare al giudizio. Insomma il primo giudizio che può darsi è quello di una grande confusione nell'approccio al diritto e ai codici. Come sempre – conclude Li Gotti – Alfano si conferma un guardasigilli impreparato e mal supportato da cattivi pensatori”.

EDITORIA: PARDI (IDV), PRESENTATO DDL PER VIETARE INCROCI STAMPA-TV = (ASCA) – roma, 10 mar – ''Lo strapotere finanziario, politico e mediatico del Presidente del Consiglio deve finire una volta per tutte. E' in questo senso che i senatori dell'IdV hanno presentato oggi un ddl per impedire la concentrazione delle proprieta' di giornali e televisioni: un provvedimento che deve essere accolto da tutti coloro che hanno a cuore la democrazia e la liberta' di informazione''. Lo dichiara il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'IdV in commissione vigilanza Rai, primo firmatario del ddl volto a modificare l'art 43 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. ''Il ddl – prosegue Pardi – prevede di prorogare fino al 2015 il divieto, per i soggetti che esercitano l'attivita' televisiva in ambito nazionale attraverso piu' di una rete, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o contribuire a crearne di nuove. Inoltre prevediamo di eliminare il meccanismo, beffardo e paradossale, per cui e' un Decreto del presidente del consiglio dei ministri a stabilire la proroga oltre il marzo 2011 del divieto di acquisto di quotidiani per chi eserciti attivita' televisiva con piu' di una rete. E' necessario evitare che l'attivita' legislativa e di governo, a vari livelli, possa essere orientata da interessi economici che, inevitabilmente, potrebbero non rappresentare gli interessi generali, ed eliminare – conclude Pardi – un palese e ignobile conflitto d'interesse di cui Berlusconi e' il massimo e pessimo esempio''.

RINNOVABILI: BUGNANO (IDV), INUTILE GUARDARE AI RETROSCENA (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''L'Italia dei Valori lo sta dicendo da mesi: e' inutile guardare ai retroscena o sorprendersi adesso per questo vergognoso decreto che mette seriamente in ginocchio l'intero settore del fotovoltaico ''. Lo dichiara la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Industria, che aggiunge: ''Fin dalla legge 99/ del 2009 (legge quadro sull'energia) e, prima ancora, con il decreto legge 112 del 2008 (prima manovra estiva di Tremonti), l'idea del Governo sul futuro energetico del Paese era chiaro''. ''E quando l'amministratore delegato dell'Enel – prosegue l'esponente dell'IdV – dice che 'le rinnovibili sono state utilizzate come un bancomat', noi possiamo dimostrare che il bancomat, semmai c'e' stato, e' andato in buona parte alle assimilate, cioe' a fonti che la normativa europea non conosce e che comunque non sono fonti rinnovabili. L'Italia dei Valori dice basta allo sperpero per il nucleare, sperpero che inizia da subito con una progettazione faraonica e misteriosa che produrra' l'esplosione dei costi gia' nel 2015, come ammette lo stesso Conti. Tra l'altro, questi costi saranno a carico dei cittadini in bolletta o, nella migliore dell'ipotesi, a carico dei cittadini-clienti di quelle banche che saranno tanto azzardate da entrare nel business del nucleare. Per la parte restante – conclude Bugnano – a pagare sara', come sempre, lo stesso cittadino ma e' in veste di contribuente che dovra' saldare i conti di un'energia che nasce gia' vecchia, ma resta pericolosissima''. (ANSA).

FUS: GIAMBRONE (IDV), DIMISSIONI CAGLI COLPA DEL GOVERNO ORA IMPEDIRE SFACELO = Roma, 10 mar. – (Adnkronos) – “Sulle dimissioni di Bruno Cagli c'e' la firma del Governo: e' la sua sconsiderata politica dei tagli che ha causato la rinuncia all'incarico da parte del sovrintendente di Santa Cecilia, un atto che denuncia lo stato di abbandono degli enti culturali determinato dell'indifferenza di una maggioranza incompetente”. Lo afferma il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Cultura al Senato, Fabio Giambrone. “L'ennesima sottrazione di risorse al Fus – aggiunge – e' la sassata definitiva alla cultura italiana, flagellata dalla barbara lapidazione a cui l'ha sottoposta il centrodestra: il signor Bondi, che non ha mai neanche cominciato a fare il Ministro, si decida a sgomberare la scrivania perche' il Paese non puo' subire un giorno di piu' l'indolenza sua e del Governo. La protesta del mondo dello spettacolo e' la conferma che lo sfacelo della maggioranza si e' esteso anche al nostro patrimonio piu' prezioso. Bisogna impedire che enti fondamentali per la nostra stessa identita' culturale come le fondazioni liriche calino definitivamente il sipario: il centrosinistra – conclude Giambrone – si unisca intorno a questa causa”.

FINANZIARIA: FUS; BORGHESI (IDV),TAGLIO 27 MLN INACCETTABILE (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''L'ulteriore colpo dato dal governo a cultura e spettacolo e' inaccettabile. Si tratta di un settore gia' duramente colpito, nel quale ora il congelamento di ulteriori 27 milioni portera' alla totale paralisi''. Lo dice Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Visto che Bondi si conferma ancora una volta ministro fantasma, dicendo che non ne sapeva nulla – aggiunge Borghesi – Italia dei Valori chiede che sia Tremonti a spiegare i motivi di questa definitiva mortificazione di cultura e spettacolo, settore che questo governo sta definitivamente mettendo al tappeto''. (ANSA).

GIUSTIZIA: MURA (IDV), GOVERNO NON PENSA A VERI PROBLEMI (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''Il governo ancora una volta pone al centro dell'agenda politica il tema della giustizia, dal quale e' evidentemente ossessionato, e si disinteressa delle vere emergenze che affliggono il paese e i cittadini''. Lo afferma Silvana Mura (Idv). ''Aver varato una legge di riforma costituzionale, se non si tratta della solita propaganda, vuol dire che il Parlamento sara' impegnato per gran parte del suo tempo da qui alla fine della legislatura per approvare questa legge con la procedura prevista dall'articolo 138 della costituzione. Se a questo si aggiungono le leggi 'ad personam' ordinarie sempre in tema di giustizia, che il governo cerchera' di far approvare ad ogni costo, e' evidente che non ci sara' spazio per gli urgentissimi provvedimenti a sostegno delle famiglie italiane, in tema di lavoro e per rilanciare l'economia. Se invece si vuole mettere mano alle vere urgenze della giustizia – rileva Mura – queste non consistono nel mettere sotto tutela i Pm, bensi' nel destinare nuove risorse ai tribunali e nello snellire lo smaltimento della montagna di cause che ingolfano la giustizia italiana''.

GIUSTIZIA: PALOMBA (IDV), FALSA RIFORMA, E' MINACCIA A PM = Roma, 10 mar. – (Adnkronos) – “L'indipendenza della magistratura e' stata voluta dai nostri padri costituenti a tutela dei cittadini. Questi vogliono processi piu' celeri ed una magistratura piu', e non meno, indipendente. Questa falsa riforma non risponde ne' all'una, ne' all'altra esigenza, rivelandosi solo un ulteriore e tragico inganno”. Lo afferma Federico Palomba, capogruppo dell'Idv in commissione Giustizia alla Camera. “Fingono di volere la separazione delle carriere ma, in realta', vogliono un'altra cosa: cioe' un pm soggetto ai potenti ed inflessibile con i poveracci; la maggioranza di turno potrebbe vietare di indagare sulle corruzioni ed imporre una concentrazione sui reati dei disgraziati. Perche' Berlusconi vuole questo e' chiaro, minacciare i magistrati che procedono nei suoi confronti facendo arrivare loro il messaggio: attenti perche' ve la faremo pagare. Ecco perche' – conclude Palomba – anche questa e' una legge ad personam''.

LIBIA: EVANGELISTI, GHEDDAFI VADA VIA MA SEGUIAMO ONU (ANSA) – ROMA, 10 MAR – ''Gheddafi se ne deva andare: siamo stati i primi a dirlo nell'Aula di Montecitorio contro le titubanze del fattorino degli esteri di Berlusconi, Franco Frattini. Tuttavia, in questo momento, in una situazione drammaticamente fluida, prima di assumere decisioni e' opportuno aspettare il consiglio dei ministri dell'Ue di domani e quello della Lega araba di sabato. E' chiaro che ogni iniziativa da assumere per noi dovra' essere sotto l'egida dell'Onu''. Lo afferma Fabio Evangelisti dell'Idv. (ANSA).

RINNOVABILI: BARBATO (IDV), GOVERNO STA DISTRUGGENDO SETTORE (ANSA) – ROMA, 10 MAR – “Con il selvaggio taglio delle risorse al settore delle energie rinnovabili il governo distruggerà un comparto che produce posti di lavoro, innovazione tecnologica e sviluppo economico sano e duraturo. Una controriforma dal sapore nuclearista che allontanerà ancor di più l'Italia dall'Europa”. Lo ha affermato il deputato dell'Italia dei Valori Francesco Barbato, che stamattina ha espresso sostegno alle associazioni presenti ad un sit-in in piazza Montecitorio. “Sono a rischio un patrimonio di tecnologie di cui l'Italia è leader – ha aggiunto Barbato – e decine di migliaia di posti di lavoro. Nonostante gli slogan vuoti del ministro Prestigiacomo, l'intero comparto è in grande pericolo: le banche sono sempre più preoccupate e gli investitori sempre più inquieti. E' questa la ricetta del governo per combattere la crisi economica e difendere l'occupazione e l'economia del futuro, che in tutti gli altri Paesi europei punta sullo sviluppo di energie pulite e cerca di affrancarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili, inquinanti e sempre più costose?”.

NAPOLITANO: ZIPPONI (IDV), SUO MONITO SU LAVORO NON CADA NEL VUOTO = (ASCA) – Roma, 10 mar – ''Il presidente della Repubblica e' stato chiaro e ha proprio ragione quando individua il punto critico reale del nostro Paese nella mancanza di occupazione per le nuove generazioni''. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi. ''Bisogna investire nella scuola, nella ricerca e nei giovani che rappresentano il futuro del nostro Paese. Se l'Italia – continua – non tutela la piu' grande risorsa nel campo della formazione, della ricerca e dell'innovazione non uscira' dalla crisi ne' tantomeno riuscira' ad agganciare la ripresa, che pur timidamente e' iniziata negli altri paesi industrializzati. E' scandaloso che il 30% dei giovani sia disoccupato e che 800mila giovani del meridione, negli ultimi otto anni, siano stati costretti ad abbandonare le loro regioni e il nostro Paese di sbocchi professionali''. ''Ben 150 mila precari della graduatoria permanente oggi hanno perso il lavoro – prosegue Zipponi – e 20 mila cattedre salteranno il prossimo anno. Invece di continuare a tagliare e a frantumare il sistema scolastico, il governo dovrebbe interrogarsi su questi dati drammatici e creare le condizioni per far rientrare i giovani italiani nel nostro Paese. Andrebbero, inoltre, premiate con leva fiscale e contributiva le imprese che generano lavoro a tempo indeterminato. Cosi' come andrebbero agevolate quelle imprese, che senza attendere il piano di un governo inesistente e inefficiente, oltre che deleterio per la nostra economia, hanno deciso di investire per essere competitivi e produttivi, partendo proprio dal riconoscimento delle professionalita' che in Italia abbiamo''. ''Speriamo, dunque, che il monito di Napolitano – conclude l'esponente dell'Idv – non cada nel vuoto come spesso e' successo, ma che la maggioranza lo accolga per mettere un freno a quella scellerata politica di tagli che ha penalizzato proprio le scuole pubbliche e le universita'''.

FUS: SCALETTI (IDV), CONGELAMENTO 27 MLN E' ATTACCO CONTRO CULTURA (ANSA) – FIRENZE, 10 MAR – ''Il nuovo congelamento di 27 milioni del Fondo unico per lo spettacolo (Fus) e' un attacco contro la cultura e mettera' a rischio tutta la realta' nazionale del settore''. Lo ha detto l'assessore regionale alla cultura dell'Italia dei Valori, Cristina Scaletti. ''Questa nuova misura, legata a un preciso mandato del ministro Giulio Tremonti, il quale non a caso sostiene che 'la cultura non si mangia' – ha aggiunto l'assessore Scaletti -, costringera' istituzioni culturali pubbliche alla privatizzazione o alla chiusura. Cosi' come si ridurra' l'attivita' di cinema, musica, danza e teatro, vista la drastica riduzione dei fondi''. ''Questo governo sta uccidendo il mondo della cultura in modo graduale, ma deciso – ha proseguito l'assessore -; non e' stato sufficiente ridurre il fondo a 258 milioni di euro, ora congelano 27 milioni fino alla fine dell'anno. E il ministro Bondi si rende complice e responsabile di una vera e propria catastrofe nazionale''. Scaletti ha ricordato fra le istituzioni nazionali a rischio estinzione Cinecitta' e l'Istituto Luce, pezzi della memoria storica del nostro Paese. ''In Toscana non possiamo non ricordare i rischi che corre il Maggio fiorentino, e insieme a lui teatri e compagnie, circoli e sale cinematografiche, centri musicali. Un patrimonio che come Regione sosterremo fin dove potremo con la massima energia – ha concluso -, anche se non potremo certo sostituirci al fondamentale, e dovuto, intervento dello Stato''. (ANSA).

Napoli, De Magistris: Vendola mi sostenga, Pd e' quello di Bassolino Roma, 10 MAR (Il Velino) – “Il Pd, dopo aver a lungo tentennato, ha gettato quella maschera che noi avevamo visto da tempo: non vuole cambiare. I democratici cercano di ricomporre la situazione uscita dalle primarie e di sancire una continuita' col bassolinismo”. Luigi De Magistis, candidato a sindaco di Napoli, con un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, boccia la scelta del Pd napoletano di appoggiare la candidatura del prefetto Morcone. Poi, l'europarlamentare dell'Idv si rivolge a Vendola: ” Per Napoli e' una scelta epocale e Sel dovrebbe assolutamente partecipare a questo progetto: mi auguro che sabato ci sia una votazione che vada in questa direzione”. Mastella? “Quello che dice non mi interessa, penso ai napoletani”. Il Pd ha scelto di appoggiare il prefetto Morcone. Che cosa ne pensa? “Il Pd, dopo aver a lungo tentennato, ha gettato quella maschera che noi avevamo visto da tempo: non vuole cambiare e non ha voluto appoggiare una candidatura di cambiamento come la mia, espressione di una forte mobilitazione della societa' civile”. Perche' i Democratici hanno scelto Morcone? “Questo rientra nell'esigenza del Pd di ricomporre in qualche modo la situazione uscita dalle primarie e di sancire una continuita' col bassolinismo, tanto e' vero che i primi commenti entusiasti nei confronti di Morcone si sono levati dalla corrente bassolinaiana del Pd napoletano”. Che cosa si aspetta dalla campagna elettorale? “Ci sara' un confronto leale ma molto duro e profondo perche' la posta in gioco e' altissima: ovvero di evitare che Napoli vada o in mano alla destra rappresentata da Cosentino, visto che Nicola Lettieri e' stato presentato a Berlusconi proprio da Cosentino, o che ritorni complessivamente nelle mani di chi ha amministrato in gran parte male negli ultimi anni”. Intanto Vendola non ha ancor deciso se appoggiare lei o il prefetto… “Faccio un appello a Sel a fare una scelta chiara e a non cadere nel politichese. Appoggiare Morcone significa rimanere nel solco di quello che e' stato fatto in questi anni attraverso una faccia apparentemente nuova. Sostenere invece la coalizione fatta in parte da partiti e molto dalla societa' civile e dalle associazioni che sta appoggiando la mia candidatura significa proporre a Napoli un cambiamento forte. Un laboratorio politico per il quale Vendola si sta muovendo a livello nazionale. Per Napoli e' una scelta epocale e Sel dovrebbe assolutamente partecipare a questo progetto: mi auguro che sabato ci sia una votazione che vada in questa direzione”.Mastella si e' candidato a sindaco e ha dichiarato che lei gli ha rovinato la vita…”Questa e' una campagna elettorale per i napoletani e per la citta'. Mastella puo' dire quello che vuole, non mi interessa. Il suo e' un libero sfogatoio”. Si dice che Di Pietro sia contento della sua candidatura a Napoli perche' in questo modo si e' sbarazzato di un competitor per la leadership del partito… “Sono felicissimo che Di Pietro el'Idv sostengano la mia candidatura per i napoletani e per la citta'. La mia candidatura ha una forte caratterizzazione di garanzia e di indipendenza. Questa e' una sfida anche per l'Idv: quella di proporsi per il governo di una citta' strategica in Italia e nel Mediterraneo. Una citta' in gravissima difficolta' sotto ogni punto di vista: per l'Idv e' una scelta di coraggio”.

LIBIA. ALFANO (IDV): SOSTENERE CONSIGLIO TRANSIZIONE (DIRE) Roma, 10 mar. – “Ieri Ashton ha negato anche solo la possibilita' di portare la proposta del Parlamento, che ha chiesto di riconoscere il Consiglio nazionale di transizione libico al prossimo vertice europeo, dimenticando forse di essere anche vicepresidente della Commissione. Adesso che Sarkozy ha riconosciuto il Consiglio quale unico rappresentante del popolo libico, come ha intenzione di ribattere la 'ministra degli esteri Ue' al Parlamento?”. Lo chiede l'eurodeputata Idv Sonia Alfano, convinta che “bisogna dare sostegno a quelle forze riformiste che rispondono all'appello della democrazia e della liberta'”.

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