“Riteniamo che il centro di ricerca della Procter & Gamble S.p.a presente a Sambuceto, in provincia di Chieti, grazie anche ai suoi ricercatori di altissima professionalità, rappresenti un'eccellenza per tutto l'Abruzzo, e va tutelata, non smantellata”.
Questa la principale motivazione che ha spinto i Senatori Claudio Micheloni e Giovanni Legnini a presentare un'interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico e al Ministro del Lavoro per impegnarli ad evitare la chiusura annunciata lo scorso 19 gennaio dalla leadership di Procter & Gamble. La chiusura, secondo le previsioni, dovrebbe avvenire entro la metà del 2012 e le attività verranno dislocate in altre sedi del Gruppo ovvero in Germania, Inghilterra, Belgio, Stati Uniti e Singapore. “Si tratta – hanno commentato i Senatori Micheloni e Legnini – non solo di una grave perdita per il territorio, considerato l'impiego di professionalità locali, in totale pari a circa 134 persone, con un indotto di circa 500 posti di lavoro, ma anche di un problema che riguarda numerose famiglie che, di colpo, si troverebbero ad affrontare difficoltà fin troppo facilmente intuibili”.
Nell'interrogazione sono ben evidenziate le peculiarità della Procter & Gamble che opera in diversi settori con un totale di 125.000 dipendenti in tutto il mondo raggiungendo un fatturato globale annuo di circa ottanta miliardi di dollari. Per quanto riguarda, in particolare, il centro di Sambuceto è stato ricordato che si tratta di un polo altamente produttivo e con costi particolarmente contenuti rispetto agli altri otto centri europei. Inoltre, nonostante la dimensione contenuta del centro, le sue competenze sono molto estese e coprono diversi settori. Tutto questo fa sì che il centro svolga un ruolo di leadership indiscusso. Un riconoscimento “ufficializzato” anche dal Presidente della Repubblica che nel giugno 2010, presso il Quirinale, nell’ambito della Giornata dell’innovazione, ha premiato una ricercatrice del centro di ricerca di Sambuceto con il prestigioso “Premio dei premi”.
I Senatori hanno quindi chiesto al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro del lavoro di sapere quali azioni il Governo italiano intenda intraprendere nei confronti della multinazionale Procter & Gamble, al fine di riconsiderare la decisione di chiusura, anche in considerazione del fatto che la Regione Abruzzo, martoriata dal sisma del 6 aprile 2009, di tutto ha bisogno ma non di realtà produttive che chiudono. Considerato, inoltre, che la Procter & Gamble realizza in Italia un fatturato annuo di circa 2,2 miliardi di euro commercializzando molteplici prodotti (Ace, Ariel, Dash, Bolt, Viakal, Mastro Lindo, Lenor, Swiffer, Fairy; AZ, Oral B, Kukident; Max Factor, Oil of Olaz, Pantene, Herbal Essences, Infasil, Wella, Tampax, Lines, Pampers, Vicks Sinex; Braun, Duracell, Hugo Boss, Lacoste, Laura Biagiotti, Dolce & Gabbana, Gucci; Gillette Mach3, Braun; Iams; Pringles), i Senatori Micheloni e Legnini chiedono al Governo se intende rivedere i rapporti commerciali con quelle amministrazioni e aziende pubbliche italiane nel caso utilizzino i suddetti prodotti.
Roma, 9 marzo 2011
INTERROGAZIONE URGENTE ( ex art. 151 Reg. Sen)
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Al Ministro del Lavoro
Premesso che:
il centro tecnico di ricerca avanzata per lo sviluppo di tecnologie di base di Sambuceto (CH), di proprietà della Procter & Gamble S.p.a,, è stato creato nel 1985 come centro di ricerca della Fater del gruppo Angelini; successivamente è stato rilevato interamente dalla multinazionale americana a seguito di una precedente joint venture tra Fater e la stessa Procter & Gamble;
la Procter & Gamble opera in diversi settori, conta circa 125.000 dipendenti distribuiti nelle diverse sedi presenti in tutto il mondo e commercializza marchi prestigiosi, raggiungendo un fatturato annuo di circa ottanta miliardi di dollari;
presso il centro tecnico di Sambuceto sono attualmente impiegati 140 ricercatori, altamente qualificati che, grazie all'alta qualità dei prodotti realizzati e l'utilizzo di tecnologie d'avanguardia, hanno reso tale sito uno dei centri più produttivi presenti in Italia nonché un polo d'eccellenza, tanto da meritare il Premio Innovazione 2010 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
inoltre, nel giugno 2010, nell’ambito della Giornata dell’innovazione svoltasi presso il Quirinale , una ricercatrice del centro di ricerca di Sambuceto è stata insignita del prestigioso “Premio dei premi”, consegnato dal Presidente della Repubblica, alla presenza del Ministro Brunetta e del Presidente di Confindustria Marcegaglia;
nonostante il centro di Sambuceto abbia dimensioni più contenute rispetto ad altri siti appartenenti alla multinazionale americana, lo stesso ha competenze molto estese e riesce tre a garantire il miglior rapporto tra costi e produttività; per tali motivi, il centro svolge un ruolo di leadership indiscusso come è stato recentemente ribadito anche Chief Technology Officer in una comunicazione destinata all’intero personale del centro;
indiscutibile importanza tale centro riveste per l'intero territorio abruzzese, dove, anche attraverso l'indotto, assicura circa 500 posti di lavoro;
particolarmente prezioso risulta essere per le province di Chieti e Pescara dove rappresenta la realtà industriale più importante e prestigiosa;
considerato che:
il 19 gennaio scorso, la leadership di Procter & Gamble ha comunicato la decisione di chiudere il centro di Sambuceto entro luglio 2012 e di trasferire il 140 ricercatori in altri siti del gruppo, ovvero in Germania, Inghilterra, Belgio, Stati Uniti e Singapore,
secondo quanto dichiarato dalla stessa di Procter & Gamble, la chiusura del centro di Sambuceto non è riconducibile alla performance dell’organizzazione, bensì a un piano d’azione che prevede una concentrazione dei centri di ricerca negli altri Paesi d’Europa in cui la multinazionale ha sede; in sostanza ciò sta a significare la Procter & Gamble intende ristrutturare il proprio settore di ricerca attraverso la creazione di mega hub;
ai dipendenti di Sambuceto è stata offerta la possibilità di essere ricollocato in altra sede all’estero, ma coloro che sono impossibilitati a spostarsi per motivi di famiglia o per altri motivi, perderanno il proprio posto di lavoro;
la fortissima preoccupazione per il futuro dell'azienda e degli occupati ha portato nelle ultime settimane ad un massiccia mobilitazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali;
si chiede di sapere:
se il Governo sia informato della drammaticità della decisione assunta dalla Procter & Gamble e delle pesanti ricadute che la chiusura del centro di ricerca di Sambuceto determinerebbe sul tessuto economico e sociale nazionale e, in particolare, su quello abruzzese già così fortemente provato dal drammatico sisma dell'aprile 2009 e quali urgenti, concrete iniziative intenda intraprendere al fine di scongiurarne la chiusura e limitare gli effetti negativi sul piano occupazionale;
se non ritenga necessario intervenire con urgenza e determinazione presso i vertici dello stesso gruppo industriale americano affinché riconsiderino quanto deciso in ordine al sito Sambuceto, al fine di salvaguardare i posti di lavoro dei tanti ricercatori e dipendenti che attualmente prestano la propria attività presso la suddetta azienda, nonché presso le aziende dell'indotto, anche in considerazione dell'alta professionalità e qualificazione raggiunta dai ricercatori impiegati presso tale struttura, riconoscendo in tal modo il valore di chi è depositario trasmettitore e diffusore delle conoscenze in senso teorico ed applicativo;
quali iniziative il Governo intenda assumere in ordine ai rapporti commerciali correnti tra la Procter & Gamble , le amministrazioni e le aziende pubbliche italiane ove la predetta decisione di chiusura del centro di ricerca dovesse essere confermata.
MICHELONI
LEGNINI