Amburgo, territorialmente e per abitanti la più grande citta della Germania dopo Berlino,
prima città in Europa non capitale per popolazione, seconda città portuale più grande
d’Europa, è una delle capitali dell’economia tedesca con il reddito pro capite più alto della
Republica Federale, pari a quasi il doppio della media europea.
Francamente parlando, nessun Paese al mondo che abbia una visione strategica di
politica estera chiuderebbe una sede consolare, in un raptus di razionalizzazione, in una
città economicamente cosi significativa come Amburgo. Anzi, altri Paesi rafforzerebbero la
loro presenza in una città che si contraddistingue per la richezza del suo porto, per la
presenza di una fertile industria aerospaziale civile (Airbus) e per un importante presenza
editoriale e mediatica.
Eppure, dal 1 luglio 2011, secondo la volontà del Sottosegretario agli Esteri Alfredo
Mantica, l’incubo sembra diventare realtà: la prima sede consolare presente sul territorio
tedesco dal 1860 dovrà chiudere per sempre i propri battenti e questo proprio nell’anno in
cui erano previsti grandi festeggiamenti in occasione dei 150 anni di Unità d’Italia.
Questo è uno schiaffo non soltanto a tutta la comunità italiana di Amburgo che si vedrà
costretta a pellegrinare verso Hannover per semplici servizi consolari, ma è anche un’
affront alla logica se si considera che il risparmio che questa manovra dovrebbe garantire
è semplicemente ridicolo.
Il Consolato Generale offre servizi ad un bacino di utenza di circa 17000 connazionali
residenti in quattro Länder. Con ciò Amburgo è tra le sedi consolari italiane più
economiche al mondo: si calcolano circa € 40.000 di spese di gestione annuali, il che si
traduce in circa € 2,35 di spesa annua per ogni cittadino residente ufficialmente in questa
circoscrizione (le spese del personale sono escluse dal computo perché ne è previsto un
riassorbimento presso le altre sedi).
La mobilitazione cittadina è grande e anche il Partito Democratico presente nella città
con ben tre circoli (Amburgo-Wilhelmsburg, Amburgo e Circolo PD “le Donne”), si unisce
con tutte le sue forze, mobilitando anche la SPD locale, alla protesta invitando la società
civile a proseguire la lotta per il mantenimento di una presenza istituzionale nella città
anseatica nonchè a firmare una petizione online messa a punto dal Comitato „Salviamo il
Consolato di Amburgo“: www.firmiamo.it/salviamo-il-consolato-amburgo.
Tutti i circoli PD presenti nella città anseatica sosterranno la Manifestazione del 26
Marzo 2011 invitando i propri iscritti ad aderire numerosi. Il Partito Democratico di
Amburgo dice NO alla chiusura del Consolato Generale di Amburgo!
I Circoli Partito Democratico di Amburgo
Marina Mannarini – Segretaria del Circolo PD “Le Donne”
Matteo Neri – Segretario del Circolo PD Amburgo,
Eligio Losito – Segretario del Circolo PD Amburgo-Wilhelmsburg,
