Mediaset, processo rinviato all’11 aprile. I giudici dichiarano Berlusconi contumace

E' stato rinviato all'11 aprile il processo sui fondi neri dei diritti tv Mediaset dove, tra gli imputati, c'è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che risponde di frode fiscale. Entro il 31 marzo le difese dovranno presentare un elenco particolareggiato dei testi con la spiegazione delle domande da porre a chi verrà a deporre. Quella di oggi era la prima udienza dopo che il processo era stato sospeso in attesa che la Corte costituzionale decidesse sul legittimo impedimento continuativo. Il premier Silvio Berlusconi è stato dichiarato contumace, perché non presente in udienza, dai giudici alla ripresa del processo Mediaset. L'udienza di questa mattina dovrebbe essere dedicata alla stesura del calendario e non dovrebbe presentare alcun intoppo visto che il premier non ha presentato alcun legittimo impedimento.Al centro del dibattimento la vicenda sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset a partire dal 1994. Irregolarità che, secondo l'accusa, avevano lo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri: davanti ai giudici della prima sezione penale Berlusconi risponde di frode fiscale. Oltre a lui, tra gli altri 11 imputati, figurano il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il produttore statunitense Frank Agrama definito “socio occulto” del Presidente del Consiglio, Paolo Del Bue di Arner Bank e l'avvocato inglese David Mills.''Dobbiamo riprendere le fila di una complicata istruttoria'' – Con queste parole, il presidente del collegio della prima sezione penale, Edoardo D'Avossa, ha dato il via ai lavori d'aula per la ripresa del processo Mediaset. Successivamente, il presidente D'Avossa, ha fatto l'appello delle parti, dichiarando la contumacia, tra gli altri, di Silvio Berlusconi, non presente in aula e che non ha presentato istanza di legittimo impedimento.Si decide sul calendario delle prove – Oggi in aula si è discusso dell'ordine delle audizioni dei testimoni e ora i giudici sono in camera di consiglio per decidere se confermare la precedente ordinanza sull'inversione dei testi (sentire quelli della difesa per poi terminare con quelli dell'accusa), oppure accogliere le richieste della difesa di Berlusconi di concludere prima con i testi dell'accusa per poi procedere con quelli della difesa. Su questo punto, in precedenza i legali del premier avevano anche eccepito una questione di nullità.Longo: “Non sono preoccupata per i processi: li vinciamo” – L'avvocato Piero Longo, difensore di Silvio Berlusconi, ne è certo. ''Sono tredici anni che assistiamo Berlusconi – ha spiegato l'avvocato Longo ai cronisti – e non è stato mai condannato''. Dunque, ha proseguito il legale, ''non sono preoccupato'' per i 4 procedimenti a carico del premier: quello sulla compravendita dei diritti tv Mediaset, quello MediaTrade, il processo Mills e quello sul caso Ruby, che vede imputato il premier per concussione e prostituzione minorile. ''Non sono preoccupato, perche' li vinciamo'', ha concluso Longo.28 febbraio 2011Redazione Tiscali

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