CASO RUBY, IL GOSSIP STRAVINCE E GLI ITALIANI SONO SEMPRE MESSI IN DISPARTE

ROMA- Il caso Ruby da tempo occupa le prime pagine dei giornali e vede coinvolto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. L’opinione pubblica è sempre più affascinata dal gossip politico e i problemi del nostro paese rischiano di essere messi sempre in secondo piano. L’unica certezza che aleggia in questo momento storico è che non c’è l’interesse a uscire dalla crisi economica e questo va a discapito di molti giovani senza lavoro o con occupazioni precarie e di famiglie che non arrivano a fine mese. Sul fronte economico, l’estate 2010 è stata movimentata da una forte diatriba fra l’Ocse e l’Istat; il primo denunciava un PIL che stenta a crescere mentre l’Istat acclamava a furor di popolo una ripresa che oggi suona ancora come una parola grossa. A distanza di cinque mesi, il segretario generale Ocse, Gurria, ha dichiarato recentemente che l’Italia, nonostante le turbolenze politiche, ha un’economia stabile, merito dell’operato di un ministro che ha fatto riforme giuste e di un livello di risparmio soddisfacente. Restano però due grossi problemi, il denaro bloccato e che servirebbe per far ripartire la macchina economica, come ha sostenuto la Presidente di Confindustria Marcegaglia nel corso del programma Che Tempo che fa, il tasso elevatissimo di disoccupazione, un deficit di spesa pubblica per l’istruzione universitaria che è pari all’1,6%, circa 0,8% del PIL. Non ci vuole una laurea per capire che con queste cifre il paese molto difficilmente né uscirà fuori. Ad eccezione del Sole 24ore che ha il compito di trattare ogni giorno vita, morte e miracoli dell’economia made in Italy e mondiale e dei programmi di Raitre Ballarò e Report, tutto ciò che riguarda economia e lavoro finisce quasi sempre nelle pagine 14 o 15 di qualsiasi altro quotidiano. In un paese dove gossip e reality prevalgono sui giornali, due italiani su tre non si sforzano minimamente di sfogliare le pagine di un quotidiano con il risultato che, a distanza di tre anni, ancora non hanno capito il perché esiste la crisi. Un’informazione ancora più dettagliata nel settore potrebbe aiutare a capire e cercare la soluzione giusta ai problemi della collettività.

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