Il 27 gennaio è il “Giorno della Memoria”. Una data simbolica, in cui ricorre l’anniversario dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuto il 27 gennaio 1945.
“Un giorno da celebrare con una forte e viva convinzione dopo l’apparizione, sui muri di tre quartieri di Roma, di scritte contro gli ebrei e il presidente della comunità ebraica Riccardo Pacifici”. Lo dichiara il vicepresidente della Commissione Affari esteri della Camera e Presidente Unaie (Unione nazionale associazioni di immigrazione ed emigrazione), on. Franco Narducci in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria.
“La Shoah – ha detto Narducci – contrariamente a quanto cercano di affermare antistoriche ipotesi negazioniste, ha segnato la storia del mondo ed è impressa nel cuore dell’essere umano, rappresenta un monito per il futuro e in aprticolare per i giovani ai quali vanno trasmessi i valori della democrazia e del rispetto della dignità umana”.
“Voglio, inoltre, ricordare – ha sottolineato Narducci – il contributo dato eminenti personalità del mondo ebraico alla costruzione dell’unità d’Italia, dando prova di vero sentimento patriottico in linea con la storica presenza che l’ebraismo conta sul territorio italiano”.