Domenica 9 gennaio, il Pontefice ha amministrato il battesimo a 21 neonati, e ha raccomandato ai genitori di non dare ai propri figli nomi che non siano compresi nel martirologio cristiano

Domenica 9 gennaio, il Pontefice ha amministrato il battesimo a 21 neonati, e ha raccomandato ai genitori di non dare ai propri figli nomi che non siano compresi nel martirologio cristiano. Infatti, ha spiegato durante l'Angelus, “ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere 'di nuovo' l'uomo dal grembo della Chiesa”. E ha citato il beato Antonio Rosmini, sottolinenando che “il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione, per la quale egli viene sollevato all'ordine soprannaturale, vien posto in comunicazione con Dio”. Belle e giuste parole che un Papa deve dire, però qualcuno potrebbe pensare che solo coloro i quali hanno subito la segreta potentissima operazione, siano in comunicazione con Dio. Ma le cose non stanno così. La distinzione nel Vangelo non è tra battezzati e non battezzati, ma tra giusti e ingiusti, tra buoni e cattivi. Si può anche non conoscere Dio, non credere in Dio, e stare con Dio. Così, in questo strano mondo può anche accadere che un “non sollevato all'ordine soprannaturale” possa essere un santo, e un “sollevato” uno spietato assassino.

Elisa Merlo

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