‘NDRANGHETA/SENATORI PDL: DA NAPOLI AUTORITARISMO GIACOBINO

“Anche stavolta l'onorevole Napoli parte lancia in resta contro i mulini a vento e, citando a sproposito la Costituzione, chiede, addirittura, lo scioglimento del Consiglio regionale della Calabria. Lo fa traendo spunto da una vicenda giudiziaria che ha interessato un solo consigliere, le cui indagini sono ancora agli albori e la cui posizione deve essere valutata alla luce di tutte le garanzie che le leggi impongono. Ma per la parlamentare calabrese è difficile sottrarsi all'esercizio di autoritarismo giacobino che caratterizza ogni sua condotta politica, benchè altrettanto rigorosa ella non sia quando insiste nel permanere sullo scranno parlamentare, che le è stato donato dal Pdl, il partito che oggi rinnega. In verità l'onorevole Napoli poteva risparmiarsi questa ennesima uscita dal goffo sapore dipietrista. Un soggetto politico che ha militato per anni in un partito, che in quel partito è stato eletto e sistematicamente parla da oppositore, rileva un grande disinteresse per il consenso elettorale al di là delle cose che oggi sostiene. I toni arroganti che ella usa ogni qual volta parla di antimafia, strumentalizzando qualsiasi situazione, sono assimilabili a quelli della sinistra estrema che difende sì i propri inquisiti considerandoli martiri ma attacca senza ritegno gli avversari politici prima di saperne di più. Ciò che conta per costoro, infatti, è screditare l'avversario politico indifferenti a quello che potrà essere l'esito dell'iniziativa giudiziaria. Noi rivendichiamo il diritto alla critica ed alla trasparenza insieme a quello delle garanzie e ribadiamo che il Consiglio regionale della Calabria è costituto da galantuomini che non possono essere mortificati e criminalizzati da semplicistiche affermazioni che hanno quale presupposto esclusivamente comportamenti di singoli. Comportamenti, peraltro, che devono essere ancora verificati e che ci auguriamo vengano chiariti, perchè nel reale rispetto del precetto costituzionale riteniamo la presunzione di innocenza un principio irrinunciabile, mentre comprendiamo le dolorose scelte che a volte deve effettuare la magistratura che rispettiamo e nel cui equilibrio confidiamo”.Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori Antonio Gentile, Giuseppe Valentino, Vincenzo Speziali, Franco Bevilacqua, Giovanbattista Caligiuri.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy