Fassina incontra i lavoratori assieme a deputati e senatori PD: “Dal governo colpevole assenza”
Eutelia e Agile devono essere riunificate e devono avere un piano di rilancio. Il Pd si stringe ai lavoratori, a pochi giorni dalla sentenza del Tribunale che il 15 dicembre dovrà confermare o rivedere il giudizio di irregolarità della divisione in due della società, decretata in primo grado. In questi giorni i lavoratori, e il Pd con loro, saranno in presidio davanti al Tribunale a difesa di 1.500 posti di lavoro, 400 dei quali solo a Roma.
Stefano Fassina, responsabile economico del partito, insieme ai deputati e ai senatori delle commissioni Lavoro di Camera e Senato Achille Passoni, Paolo Nerozzi, Giorgio Rollo e ai parlamentari Ludovico Vico, Marianna Madia, Annamaria Gatti, Marialuisa Gnecchi e Lucia Codurelli Elisabetta Rampi e Marco Miccoli segretario del Pd romano, in una conferenza stampa ha assieme a una delegazione dei lavoratori di Agile-Eutelia accusa il governo che ha avallato un piano industriale che prevede la tutela di appena 170 posti di lavoro: “C'è una completa disattenzione del governo nella politica industriale – accusa Fassina- e una curiosa indifferenza su questa vertenza che non c'entra niente con la crisi, le commesse per l’azienda c’erano. Invece per colpa di una frode di malfattori travestiti da imprenditori rischia di bruciare un pezzo importante della industria del Paese. Eutelia e Agile non possono essere separate, il governo deve gestire insieme questa partita. Sosteniamo la richiesta dei lavoratori affinché il Tribunale di Roma, il prossimo 15 dicembre, confermi la sentenza di primo grado ed annulli la cessione di Agile a Omega. La cessione è stata finalizzata alla frode ed è avvenuta senza il coinvolgimento dei sindacati”.
La richiesta che fanno anche i lavoratori come ha spiegato Alessandra Canicella, rappresentante sindacale : “Siamo in piazza perché c’è un disegno delinquenziale visto che tutto il management è stato arrestato per bancarotta fraudolenta. La magistratura ci conforta con indagini ad Arezzo, Roma, Milano, noi continuiamo a lavorare per non prendere le commesse, ma senza stipendio!”
Una storia assurda: nel 2006 due società vengono acquisite da Eutelia e i capitali vennero portati all’estero tramite offshore, finendo per creare un buco di bilancio. Il gruppo Omega acquistò tutto, ma è un gruppo esperto in fallimenti societari e difatti li portò dritti al fallimento.
Per Fassina questa vicenda insegna anche che “la nostra legislazione sulla cessione di ramo d'azienda e' insostenibile, perché consente a banditi di fare quello che vogliono, una società con migliaia di dipendenti è stata ceduta ad una con appena 95.000 euro di capitale sociale”. Per questo il Pd ha presentato un disegno di legge di riforma, oltre a interrogazioni in entrambi i rami del Parlamento per sollecitare l'esecutivo a rispettare gli impegni assunti in termini di commesse pubbliche.
Si potrebbe tornare a lavorare: si parla di banda larga e Eutelia ha 13.000 km di fibra ottica, informatici a centinaia, ma in questo momento non possono accedere al fondo di garanzia, non possono avere fidejussioni bancarie, non possono partecipare a gare essendo in amministrazione straordinaria. Così hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di prevedere punteggi maggiori per chi partecipa alle gare consorziandosi con aziende in crisi o assumendone i lavoratori. Ma dopo gli impegni a parole il ministro Paolo Romani non ha fatto nulla. Ludovico Vico in Commissione Attività produttive ha chiesto di intervenire su Agile-Eutelia come fattore di politica industriale, e visto il confronto deludente fino ad oggi con il governo ne ha fatto oggetot di un’interrogazione al Question Time.
Paolo Nerozzi, senatore, sottolinea come “Eutelia ha vissuto per anni di commesse pubbliche fornendo prestazioni di eccellenza ai ministeri degli Interni, della Difesa, alla Camera,a comuni come Roma e Milano. Brunetta dovrebbe essere interessato a queste prestazioni e se il governo non cadrà speriamo in una risposta rapida”.
“La situazione – ha detto Fassina, è estremamente grave poiché sono stati disattesi da parte del governo gli impegni assunti e tutto procede nella più totale indifferenza dell’esecutivo. La vicenda Eutelia, Agile, Omega conferma la completa assenza di politica industriale da parte del Governo Berlusconi. Ad oggi, 1200 lavoratori sono in cassa integrazione e 300 al lavoro con nessuna prospettiva. Chiediamo quindi che il governo che renda operativi gli impegni presi davanti ai lavoratori e riveda i piani industriali presentati dai commissari straordinari. Il Pd chiede inoltre che sia riconvocato al più presto il tavolo ministeriale con tutti i soggetti interessati: le organizzazioni sindacali, le amministrazioni locali, le regioni interessate, le imprese pubbliche
committenti e l'imprenditoria qualificata, per garantire il mantenimento della struttura aziendale e la totalità delle attività ad essa legate e la piena tutela occupazionale”.