''Premesso che non intendo addentrarmi nelle questioni economico/contrattuali di direttori e dipendenti Rai, non posso pero' esimermi dal considerare paradossale lo strabismo che colpisce qualche consigliere d'amministrazione della Rai, con turbolento passato come direttore del Tg3 costretto a lasciare per note vicende che nemmeno voglio ricordare, nell'individuare presunte 'violazioni delle normative aziendali' da parte di Augusto Minzolini, dimenticando la disinvoltura di altri illustri direttori del Tg1 in quota centrosinistra''. Sono le considerazioni del capogruppo del Pdl in Vigilanza, Alessio Butti. ''A parte questa valutazione inconfutabile e' curioso constatare il carattere censorio del consigliere d'amministrazione, distratto sulle vicende pregresse, e la polemica insistita da parte della sinistra ai danni di Minzolini'', continua Butti in una nota, alludendo evidentemente alle contestazioni mosse al direttore del Tg1 da Nino Rizzo Nervo. ''Vuoi vedere che a qualcuno cominciano a dare fastidio le inchieste che il Tg1 sta conducendo sulla scandalosa revoca del 41 bis ai mafiosi nel 1993? Vuoi vedere che le insistenti e pretestuose accuse al direttore del Tg1 tendono a coprire le responsabilita' politiche di chi tratto' con la mafia di allora? Se cosi' fosse sapremmo quale nuovo incarico assegnare a qualche valente amministratore Rai, quello di professionista in polveroni sollevati ad arte'', conclude Butti.
