INTERSCAMBIO CULTURALE SCOLASTICO CON L’AMERICA

UN’INTERROGAZIONE PER RAFFORZARLO
CON GEMELLAGGI, SISTER SCHOOLS, PROMOZIONE INTERISTITUZIONALE

Dopo la valutazione positiva di ieri da parte mia e della maggioranza della Camera sulla Riforma universitaria del Ministro Gelmini, ho ritenuto di continuare a occuparmi di formazione a livello però scolastico e con un peculiare taglio di intervento.
Ho dunque presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione e a quello degli Esteri per conoscere l’orientamento del Governo in merito alle dinamiche di internazionalizzazione delle Scuole Secondarie Superiori.
Il Governo Berlusconi ha infatti il merito di aver costituito lo scorso anno l’Osservatorio Nazionale sull’Internazionalizzazione delle Scuole e la mobilità studentesca, il primo strumento in assoluto per verificare gli scambi esistenti, i gemellaggi avviati, la partecipazione a progetti e, soprattutto, il numero di coloro che hanno preso parte a scambi individuali di media e lunga durata, con l’indicazione dei Paesi di destinazione e provenienza.
Con tale Osservatorio abbiamo scoperto fatti assai interessanti. I dati -del 2008- indicano in 2.600 gli studenti stranieri in Italia in base a programmi individuali, e in 3.800 quelli italiani all’estero.
Al momento il flusso è fortemente sbilanciato, e ciò vale anche per l’interscambio con gli Stati Uniti, da cui provengono circa il 20% degli studenti, ma verso cui tendono ben il 65% dei giovani italiani, mentre un ulteriore 11% si rivolge al Canada.
L’interrogazione promuove l’idea di un vasto rassemblement del mondo della Scuola italiana, teso ad attivare il più ampio numero di gemellaggi e sister schools tra Istituti italiani e nordamericani, comportando così un maggior afflusso di studenti stranieri nel Belpaese e un riequilibrio complessivo della popolazione studentesca in entrata e in uscita. Ciò anche considerando che l’italiano, negli Usa, è la quarta lingua più studiata e, quindi, l’interesse per la nostra cultura è già assai elevato, benché i corsi attuali dell’euro probabilmente non favoriscono massicci afflussi da Oltreoceano, penalizzati pesantemente dal cambio valutario.
E’ però possibile incentivare tali scambi.
Al fine di un più ampio confronto interculturale preuniversitario tra Italia e Usa, riterrei opportuno rafforzare il coinvolgimento delle maggiori associazioni culturali italo-americane, ma anche di Ambasciata, Consolati, Uffici di Promozione e Istituti di Cultura. E’ in questa cornice che si colloca la mia interrogazione ai Ministri Gelmini e Frattini.

On. Amato Berardi

Roma, I^ dicembre 2010
INTERROGAZIONE
(con richiesta di risposta scritta)

AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA
AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI
LORO SEDI

Oggetto: processi di internazionalizzazione in atto negli Istituti Secondari nazionali.
Iniziative volte al riequilibrio globale della popolazione studentesca in entrata e in uscita; attivazione di gemellaggi interscolastici; superamento della discrasia esistente con il Nord America. Diffusione della lingua italiana negli Stati Uniti.

Il sottoscritto deputato
CONSIDERATO
• che il MIUR, la Fondazione Telecom Italia, l’Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola, nel 2009 hanno meritoriamente istituito il primo Osservatorio nazionale sull’Internazionalizzazione delle Scuole e la mobilità studentesca;
• che tra i compiti di suddetto organismo rientrano non solo la registrazione del grado di internazionalizzazione in atto nelle Scuole italiane, a iniziare da quelle Superiori, con la verifica degli scambi esistenti di insegnanti e di alunni, dei gemellaggi avviati, la partecipazione o meno a progetti internazionali, ma anche la disamina del numero dei partecipanti agli scambi individuali di media e lunga durata, con l’indicazione dei Paesi di destinazione o provenienza;
• che gli scambi interculturali a livello scolastico rappresentano un elemento di ricchezza unico e irripetibile, un valore cruciale in grado di conferire ai giovani l’attitudine a non giudicare senza conoscere, riconoscendo l’utilità dell’apporto delle diverse culture nella costruzione del mondo;

VALUTATO
• che le stime dell’istituto IPSOS, a ciò delegato, hanno valutato in circa 2.600 gli studenti stranieri frequentanti nel 2009 le scuole italiane in base a programmi di scambio individuale;
• che il 26% di costoro proveniva dalla Germania, il 20% dagli Stati Uniti, il 17% dall’Australia, il 15% dalla Cina e un altro 15% dagli Paesi asiatici;
• che il 78% di questi studenti stranieri indicava come “abbastanza facile” e “molto facile” l’integrazione culturale nelle scuole italiane, grazie pure alla presenza di tutores (94% dei casi);
• che, diversamente, l’IPSOS valutava in 3.800 gli studenti italiani partecipanti nel 2009 a soggiorni di studio individuali all’estero, con un saldo negativo di circa 1.200 studenti stranieri;
• che ben il 65% di tali studenti italiani all’estero si recavano negli Stati Uniti, il 25% in Australia, il 18% in Inghilterra, il 17% in Germania, l’11% in Canada;
• che, in un quadro più globale, va ricordato che, conformemente alle stime del Language Map Data Center statunitense che ricomprende i dati ufficiali del Census 2000 e non ufficiali del 2005 American Community Survey, si registrerebbe una graduale diminuzione del numero di persone, di età maggiore ad anni cinque, che negli Stati Uniti parlano in casa l’italiano, cifre che ribadiscono come la stessa vasta comunità di italo-americani –pari a 17.829.184, 2006 American Community Survey- rischi di smarrire l’uso della lingua italiana, tanto che il 92,3% di costoro dichiara di conoscere il solo inglese; viceversa, non soltanto tra gli italo-americani sale notevolmente l’interesse per la cultura italiana, tanto che l’italiano risulta la quarta lingua più studiata negli USA;

INTERROGA IL MINISTRO PER SAPERE
1. se non ritenga di mettere in campo tutti gli strumenti utili al fine di pervenire a un riequilibrio complessivo della popolazione studentesca in entrata e in uscita dall’Italia;
2. se non creda giusto promuovere –anche tramite il più vasto rassemblement istituzionale del mondo della Scuola- il più esteso avvio di gemellaggi/sister schools da e verso istituti degli Stati Uniti e del Nord America in genere, comportando un graduale maggiore afflusso di studenti stranieri in Italia;
3. se non ritenga opportuno a tali fini rafforzare il coinvolgimento delle maggiori associazioni culturali italo-americane, ma anche di Ambasciata, Consolati, Uffici di Promozione e Istituti di Cultura.

Amato Berardi

Roma, 24 novembre 2010

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