VITERBO, CIOCCHETTI: PIANO CASA COLMERA ASPETTATIVE CITTADINI E IMPRESE

Roma, 2 Dic – “La concretezza e l'attuabilità della nuova legge finalmente colmeranno le aspettative dei cittadini di questa Regione sono certo che sarà uno strumento che potrà fornire al settore edilizio un'occasione di rilancio che si riverbererà positivamente su tutta l'economia e l'occupazione del Lazio, in particolar modo in un territorio importante come Viterbo”. La nostra modifica è l'inizio di un percorso di cambiamento. La sfida vera di gennaio sarà il testo unico per l'urbanistica e il paesaggio: non mille leggi ma un testo unico che semplifichi le regole, lasciando poi le amministrazioni comunali libere di operare. Non serve un piano che tutela tutto, non serve ma serve tutelare quello che va tutelato davvero” – È quanto dichiara il Vice Presidente e Assessore all'Urbanistica della Regione Lazio Luciano Ciocchetti in una nota a margine del convegno pubblico sul nuovo “Piano Casa” a Viterbo, cui hanno preso l'assessore ai Lavori pubblici Gian Maria Santucci e il Consigliere Regionale Rodolfo Gigli.

“Grazie al Piano Casa possiamo offrire – continua Ciocchetti – incentivi importanti a chi adegua gli edifici agli standard di sicurezza sismica e semplifichiamo la formazione di programmi integrati tesi al riordino delle periferie e alla riqualificazione ambientale, con particolare riguardo al litorale laziale, senza dimenticare che il tutto è stato appositamente riformulato per un efficace uso della leva urbanistica per favorire la realizzazione di alloggi di housing sociale. Tutto si basa su concetti efficaci come semplificazione, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle periferie, con minor spreco del terreno libero”.

“La vecchia stesura – conclude l'assessore all'urbanistica – aveva creato tante aspettative fra i cittadini e tra la piccola e media impresa, anche di Viterbo, ma con le limitazioni poste di fatto si era rivelata inutilizzabile. Bocciatura pratica, non politica, dunque della legge denominata “Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale” che si è discostata dall'originaria intesa Stato-Regioni. Certamente, in passato, non si sono sapute cogliere -conclude – le opportunità che quell'accordo aveva introdotto con particolare attenzione alla possibilità di favorire il rilancio occupazionale e lo sviluppo economico attraverso interventi volti al sostegno dell'edilizia. Con la nostra azione di governo abbiamo voluto rivalutare tutto questo.”

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