Ue disposta a salvare Pompei

La viceresponsabile per i Beni Culturali dell’Italia dei Diritti: “Bondi intervenga al più presto per salvaguardare il patrimonio artistico italiano”

Napoli, 10 novembre 2010 – “È evidente che l’Unione Europea vuole salvaguardare un patrimonio che non è soltanto italiano, ma anche europeo e mondiale”. Così Federica Mariotti, viceresponsabile per i Beni Culturali dell’Italia dei Diritti, sulla disponibilità europea a finanziare i lavori di restauro presso il sito archeologico di Pompei.

Tuttavia, l’Italia tace e, se da Bruxelles dimostrano sbalordimento per il crollo della Domus dei Gladiatori verificatasi lo scorso sabato, c’è chi non la pensa allo stesso modo sui soldi da investire in questo momento nel Bel Paese. Luca Zaia, governatore del Veneto, protesta: “I soldi il governo li deve dare prima al Veneto, poi a Pompei. Si possono fare tutte e due le cose, ma qui abbiamo mezzo milione di persone sott’acqua”.

Intanto, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi ed alcuni suoi colleghi ministeriali incolpano, per l’accaduto, il nubifragio che si è abbattuto negli ultimi giorni sul Sud Italia. “Bondi dovrebbe finalmente iniziare ad occuparsi dei siti archeologici – ribadisce l’esponente del movimento guidato da Antonello de Pierro -. Non è possibile far ricadere la colpa dell’accaduto esclusivamente sull’abbondanza di piogge che si sta verificando al Meridione. È evidente che bisogna fare un censimento dei siti a rischio e risolvere immediatamente il problema”.

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