"Marchionne mi sembra che abbia dimostrato, pur essendo italo-canadese, di essere più canadese che italiano"

Fini: “Sergio Marchionne ha parlato più da canadese che da italiano”

Commenta così, il Gianfranco Fini, le parole pronunciate dall'amministratore delegato della Fiat al programma di Fabio Fazio, ad un incontro con gli studenti delle scuole superiori di Rovigo. “Ha detto una cosa naturale per il top manager canadese. Ma è un po' paradossale che quelle parole le dica l'amministratore delegato della Fabbrica Italiana Automobili Torino, perché se è un grande colosso lo deve al contribuente italiano”, ha aggiunto Fini. Il presidente della Camera ha poi parlato di quella che considera la vocazione economica dell'Italia. “Il nostro Paese – ha detto – deve sapere che non vincerà la gara puntando sulla quantità, ma sulla qualità. La capacità dell'Italia sta nel genio, nella fantasia, nella ricerca applicata. Occorre quindi potenziare i centri di ricerca, a prescindere dalla riforma dell'Università, che apprezzo purché sia davvero meritocratica”.Vendola: Marchionne faccia autocritica e rispetti l'Italia – Anche Nichi Vendola ha commentato negativamente le dichiarazioni dell'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne: “Marchionne dovrebbe fare l`autocritica della Fiat, che non ha prodotto niente di innovativo”, ha detto il presidente della Regione Puglia, reduce dalla conclusione del congresso del suo movimento Sinistra ecologia e libertà. “Si può immaginare – ha affermato in una intervista ad Agorà su Raitre – che la cosa più innovativa sia la Punto? Ho tutta la disponibilità a confrontarmi con il `guru del turbo-capitalismo` dei tempi nostri, ma ci vuole un po` di rispetto, alcune frasi sono inascoltabili, sono quasi inquinamento acustico”. “Il nostro Paese – ha ricordato Vendola – ha consentito alla Fiat di essere azienda di Stato. E oggi non è possibile – ha aggiunto Vendola – poter immaginare di trattare l`Italia come una palla al piede. Onestamente mi pare un po` poco patriottico”.Bondi: Non ignorare Marchionne, pone problemi veri – “Le persone intelligenti non si soffermano sulle singole parole, ma sulla sostanza di un discorso. Se l`Italia avesse ancora una classe dirigente nazionale degna di questo nome e dei leader politici autorevoli, si interrogherebbe a fondo sulle affermazioni di Marchionne, che chiamano in causa i problemi veri con i quali tutti dovremmo confrontarci secondo uno spirito di cooperazione e non di conflitto”. Lo afferma in una nota il coordinatore del Pdl Sandro Bondi. “Ignorare o peggio polemizzare con una battuta paradossale quanto allarmata di Marchionne significa far finta che i problemi non ci siano e che tutto possa continuare come nel passato. La sinistra lo può fare, tutti coloro che lavorano per il cambiamento e la modernizzazione dell`Italia no”, conclude

Capezzone: Marchionne innovatore, come il governo – E' davvero auspicabile che la politica italiana abbia la lungimiranza di sostenere Sergio Marchionne, che si sta dimostrando un coraggioso innovatore. Da questo punto di vista, anziché polemizzare su una provocazione verbale di Marchionne, occorrerebbe concentrarsi sulla sfida di competitività a cui l'Ad Fiat giustamente ci richiama”. Lo afferma in una nota il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. “Dopo decenni in cui la vecchia Fiat era stata troppo spesso legata in modo poco liberale al sostegno pubblico, il nuovo management – osserva – ha percorso vie importanti, coraggiose e difficili, che pongono la Fiat in prima linea a livello mondiale in un settore che vive una situazione delicatissima. Qui in Italia, da Pomigliano a Melfi, le scelte di Marchionne – secondo Capezzone – rappresentano un test per tutti coloro che credono in un modello contrattuale più moderno, collegato alle esigenze del territorio e alla produttività delle aziende, nell'interesse comune sia dei lavoratori sia dei datori di lavoro”.Pd: Marchionne chiarisca i contenuti di Fabbrica Italia – “Il dott. Marchionne nella sua analisi della situazione italiana e dei comportamenti sindacali omette un dato di fondo: le carenze della Fiat nelle politiche per gli investimenti, nella progettazione e produzione di modelli, nell'organizzazione produttiva”. Lo afferma Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd. “La Fiat ha una produzione concentrata sulla gamma medio-bassa del mercato globale dell'auto, una gamma caratterizzata da margini di profitto bassissimi, una gamma dove è necessario comprimere il costo del lavoro. Non ha caso – prosegue Fassina – la Fiat fa profitti nei Paesi europei e nel mondo dove il costo del lavoro è una frazione di quello italiano. Se invece che in Italia, la Fiat producesse in Germania, in Francia o in Austria non riuscirebbe ad essere competitiva a causa dei modelli che produce”.Di Pietro: Da Marchionne parole offensive e indegne – “Da Marchionne parole offensive e indegne”. Lo afferma il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Infatti, è noto a tutti – spiega Di Pietro – che la Fiat ha sempre ricevuto denaro pubblico, così come è noto che è stata salvata, alcuni anni fa, dal sistema bancario italiano, e che la cassa integrazione attiva nelle fabbriche Fiat, da metà del 2008, è pagata dai contribuenti italiani. Insistiamo nel chiedere a Marchionne: quali sono i prodotti che si faranno in Italia, dove e in quali stabilimenti? In che modo saturerà gli stabilimenti italiani che sono fermi da mesi, lavorando al 40% delle proprie potenzialità? Marchionne dica anche dove andrà a prendere i soldi che deve restituire al governo americano per la vicenda Chrysler e dove intende reperire le risorse per il debito Fiat, ben lontano dal pareggio dichiarato. Infine, ci piacerebbe sapere cosa succede a Termini Imerese”.

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