Napoli: emergenza rifiuti? Si di rifiuti umani!

Bertolaso e il governo Berlusconi hanno gestito l'emergenza rifiuti a Napoli e in Campania in maniera miracolosa, e in soli 58 giorni hanno messo fine alla fase critica dell’emergenza passando come è normale la palla ai comuni l'ordinario, la quotidiana raccolta dei rifiuti,

il monitoraggio della raccolta differenziata e la sensibilizzazione dei cittadini (fase per altro più difficile, vista la diseducazione di anni di malgoverno di centrosinistra) che però non è stata fatta ne dall'amministrazione partenopea, data la ben nota incapacità amministrativa e il malaffare della giunta Iervolino, ne in molti dei comuni limitrofi, quasi tutti amministrati da giunte scellerate di centrosinistra.

E allora ritorna l'emergenza.

Termovalorizzatori attivati, discariche riaperte, dall'interevento del governo Berlusconi, che ha dovuto mettere in campo protezione civile, forze dell'ordine ed esercito, come se fossimo in un paese dell'Africa o del centro-sud america. Una cosa che fa ridere i polli, ma questa è la realtà campana, dove personalmente ho assistito al “lancio” dei sacchetti della spazzatura dal balcone, ancora una settimana fa, e al mio ribllarmi mi è stato risposto “fatti i cazzi tuoi altrimenti ti spacco la faccia”, e dove le strade sono invase dalla lattina di birra, agli escrementi dei cani rndagi e non, al frigorifero e rifiuto tossico a cielo aperto.

Dove le “bestie umane”, o meglio la “spazzatura umana” si permette di incendiare cassonetti e camion della raccolta rifiuti e minacciare i lavoratori che vogliono lavorare, impedire il funzionamento delle discariche perchè al soldo della camorra che ci specula sull'emergenza, e continuare a sporcare le strade, il mare, fiumi e boschi.

Mi fa rabbia vedere i turisti che con le maschere antigas fotografano le montagne di rifiuti e ridono, mandando ai loro conterranei la foto della spazzatura come ricordo di Napoli.

Occorre un nuovo intervento della “protezione civile”, ma una nuova protezione civile, fatta di forze speciali, con pieni poteri armata di mitra e manette, e cellulari per arresti, ma stavolta per l'emergenza “rifiuti umani” che continuano sporcare Napoli e la Campania. fare piazza pulita e imporre l'ordine e la legalità, oltre all'educazione dei cittadini sporchi, a rispettare le più comuni norme igienico-sanitarie e di rispetto per l'ambiente, le strade e i propri concittadini.

Cominciassero a portare via quell'ammasso di rifiuti che è l'intero centrosinistra napoletano capeggiata dalla Iervolino e proseguissero con la feccia della delinquenza e dei cittadini a cui piace sguazzare nella “monnezza”.
A chi aspettiamo?
Gennaro Ruggiero

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