DEMOCRAZIA CONDIZIONATA O DITTATURA MORBIDA ?

Da troppo tempo vado dicendo che l’Italia presenta una seria anomalia che non è determinata dal centro-destra, o semplicemente dalla destra in senso stretto, ma dagli uomini che fanno capo a questa realtà politica da circa quindici anni a questa parte. Di cui anch’io, per primo, non mi fido, fatte salve le dovute eccezioni in quanto non si può fare di ogni erba un fascio….

Oggi si fa politica, non già per risolvere i problemi degli Italiani, ma per evitare la giustizia; non per niente anche Indro Montanelli diceva che il parlamento è diventato un rifugio per mariuoli.

Di Pietro ha ragioni da vendere quando sbraita che non vuole inquisiti, personaggi con sentenze passate già in giudicato, personaggi che quasi tutti i giorni hanno a che fare con la giustizia. Anche Beppe Grillo, seppur in maniera populistica, esprime molte verità, fra le quali quella di volere che i politici non devono fare la professione a vita, e cioè da 18 anni a 100…

Detto questo, mi fa specie la constatazione ormai nota a tutti che anche l’attuale premier non si è sottratto alla predetta opzione, portandosi in parlamento uno stuolo di avvocati, e non già di …sociologi, oltre ad uno stuolo di dirigenti delle sue aziende Fininvest, tutta gente abituata a dire sì al padrone delle ferriere e che, se vuoi anche per spirito consolidato, ha trasmesso poi questa devianza, anzi imposizione professionale di tipo gerarchico anche in parlamento.

Sappiamo tutti che, quando si trasferisce un metro, dei parametri societari nel governo, ne esce un prodotto fortemente mutilato nel sociale che, lasciato al suo destino, questo fetta del sociale finisce per determinare grosse conflittualità, ingovernabilità ecc.

La ormai quasi continua presenza di Toni Negri nelle varie emittenti, sociologo che teorizzava le maniere forti quando non si è ascoltati, mi crea qualche perplessità nel prossimo futuro…
Io sto bene, ho tutto dalla vita, a partire da una certa tranquillità economica ad un ottima vita di relazione, per cui potrei anche far a meno di rompermi le scatole per interessarmi della vita socio-politica degli altri, come sto facendo dalla famosa “scesa in campo” dell’attuale premier. Tuttavia ritengo che sia anche un dovere civile quello di partecipare, nei limiti delle soggettive possibilità, alle sorti del nostro paese, ormai giunto al capolinea, in quanto non si può certo parlare che in Italia ci sia una democrazia sana, ma una sorta di morbida dittatura gestita da un manipolo di persone che hanno trasformato il governo di popolo (democrazia) , in governo di pochi, alias oligarchia. Di certo non si può parlare infatti di democrazia libera in quanto, anche per le ragioni indicate sopra, è il capitale di pochi che manipola il pensiero collettivo, attraverso mezzi economico-finanziari, mass-media a iosa, e quant’altro, tanto da plagiare (soap opera) la gente attraverso notizie ed immagini distanti anni luce dalla realtà, ma solo finalizzate all’interesse della predetta oligarchia.
Mentre sto scrivendo, il governo voterà la fiducia per poter continuare il suo iter e c’è sicuramente da ipotizzare che detta fiducia venga accordata, atteso il numero di parlamentari di cui il premier dispone con la legge elettorale “porcata”. C’è però anche da pensare a come sarà il seguito, stante il fatto che, una volta accordata questa fiducia, non si potrà governare, ma solo “tirar a campare” per altri tre anni. Ne varrà la pena ?

Purtroppo, il quoziente di superficialità del popolo italiano è altissima, per cui avremo tutti il governo che ci meritiamo. Questo !
Purtroppo, i nodi verranno al pettine… e lo vedremo quasi subito.

Arnaldo De Porti

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