GIRO: Bondi ha spalancato le porte alla cultura

“Con stile e sobrieta’ Sandro Bondi, titolare del dicastero dei beni culturali, ha scardinato un sistema che rischiava di soffocare la cultura nazionale sotto il peso di un potere inossidabile che perpetuava se’ stesso in un gioco di favori dati e restituiti”.

Lo ha affermato in una nota il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro: “Le legge di riforma delle fondazioni liriche, la norma che rinnova profondamente le regole della legge Ronchey sull’assegnazione dei servizi aggiuntivi nei musei, l’istituzione della nuova direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, l’approvazione di un regolamento per la destinazione e l’impiego dei fondi di Arcus s.p.a, il protocollo d’intesa siglato con le fondazioni bancarie per il sostegno di grandi progetti culturali condivisi sono solo alcuni segnali della forte innovazione impressa da Sandro Bondi per fissare un nuovo modello della valorizzazione della cultura fondato sulla qualita’ dei progetti, sulla trasparenza delle procedure, sul merito degli operatori. A questo nuovo apparato normativo e organizzativo vanno aggiunti le opere realizzate grazie alle direttive impartite dal ministro all’amministrazione come l’apertura del Museo Maxxi di Roma, l’inaugurazione del nuovo Palazzo Barberini di Roma, il raddoppio dello spazio espositivo delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il rilancio dell’area archeologica di Pompei e del Foro romano, Palatino e Colosseo, il proseguimento del progetto dei Nuovi Uffizi e l’avvio della nuova Brera.”

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