L’ITALIA STA COPIANDO LA GRECIA ? LO VEDREMO A BREVE…PURTROPPO !

Qualche mese fa facevo alcune riflessioni in merito alla situazione finanziaria della Grecia e, mi pare, che ora tutto stia dentro, più o meno in linea, alle mie più ottimistiche previsioni. Alla fine del pezzo dicevo che tutti avremmo subito un contraccolpo da questa situazione, compreso l’Italia che invece il vero contraccolpo non lo subirà dalla Grecia che, in qualche modo, con gli aiuti FMI e UE ha in parte sedato la conflittualità sociale, ma dal debito pubblico che il nostro martoriato paese sta sviluppando a dismisura, malgrado il fabbisogno finanziario sia diminuito di molto e le entrate fiscali siano in continuo aumento. Come si spiega ciò ? Sarebbe come, mi si passi un esempio banale, in una famiglia aumentassero i debiti pur in presenza di maggiori entrate, ovviamente non già per i capricci della moglie, dei figli o del diretto interessato. Come si spiega questo arcano ?

Mi chiederete anche: “ Perché ho ripristinato il discorso Grecia”. La risposta è semplice e, purtroppo, si presta a considerazioni funeste per la nostra economia. Forse più o al pari della Grecia. Infatti, il nostro paese che si trova in una profonda crisi politica ed economica, molto vicina alla conflittualità sociale, è alle prese con un debito pubblico non più sotto controllo: l’Istat parla di ben 1838,296 miliardi di Euro, il che sta a significare che ogni italiano porta sulle spalle un debito pro-capite di 30.500 euro. Appena emette il primo respiro…

Mi chiedo: “Ma esiste chi ha sufficiente immaginazione per pensare di poter sanare un debito della specie ? Tremonti, Berlusconi, Bossi, magari attraverso …qualche miracolo di mio nonno dal paradiso, in nome di questa terra che amava tanto dopo averla servita in pace ed in guerra, persino col sangue ?”.
Non vorrei essere l’uccello del malaugurio, ma io penso che da questa situazione debitoria non se ne andrà più fuori, sia che il governo resti a galla, sia che arrivi un altro di turno, al posto di Berlusconi. Infatti, noi ci troviamo in una condizione che non consente più nessuna manovra sul piano fiscale (e questo sarebbe il meno, ma si fa per dire) perché c’è da ipotizzare che i mercati finanziari mettano in dubbio la sostenibilità del debito stesso che, come detto dianzi, cresce a dismisura malgrado le maggiori entrate e la diminuzione del fabbisogno.. Ed allora ?

Purtroppo, senza autocelebrarmi, devo constatare che tutto ciò che ho detto negli anni addietro si sta manifestando quasi alla lettera.
Spero di sbagliare, ma purtroppo, non sarà così ! E non siamo lontani da questo !

GLI AIUTI ALLA GRECIA ? SOLO UN PALLIATIVO MOMENTANEO IN ATTESA DI UN PERICOLOSO CONFLITTO SOCIALE !

A mio modo di ragionare (e lo vedremo fra qualche mese) i centodieci miliardi di prestito alla Grecia da parte dell’Unione Europea si possono paragonare ad una sorta di…anestetico per alleviare un dolore temporaneo, esattamente come facciamo quando, per toglierci un mal di testa, assumiamo un analgesico… E mi spiego subito.

Se la Grecia infatti è arrivata a questa situazione lo si deve all’impossibilità di produrre reddito a causa di una mala-amministrazione che si trascina da anni indipendentemente da qualsiasi gestione politica, fenomeno che non si potrà risolvere con misure-tampone.
L’attuale governo mira ad abbassare il rapporto deficit-PIL dall’attuale 14 % al 3 % entro 3-4 anni. Domanda : “Ma come sarà possibile pervenire ad un obiettivo miracoloso del genere se in Grecia non si riesce né a produrre né a risparmiare “? Non sarà che, per effetto di una bacchetta magica, il paese si metta a produrre e la gente si metta a consumare, senza che ci siano gli strumenti adatti per farlo ? Il discorso tecnico sarebbe lungo e mi fermo qui anche per limitata conoscenza di questi problemi. Di una cosa sono certo però e cioè che, alla concessione del predetto prestito, trae più giovamento chi lo ha concesso che il beneficiario, in quanto, in mancanza di questa colossale operazione finanziaria, ci sarebbero state subito grosse ripercussione nell’Unione Europea che, invece, nel caso di specie, verranno solo procrastinate..
Non nascondiamoci che, anche l’Italia si sta incamminando verso questa direzione a causa del continuo aumento del debito pubblico e la gente deve sapere che, se finora non c’è stato un tracollo finanziario, lo si deve solo al fatto che in Italia c’è il risparmio delle famiglie, in difetto del quale, chi ci governa, non avrebbe potuto salvare la faccia, autoincensandosi senza merito alcuno ! Si dicano queste cose !
E vengo all’analgesico-anestetico di cui facevo cenno prima.
In relazione a quanto precede, appare inimmaginabile che i greci, non abbiano-avranno una reazione violenta rispetto alla riduzione degli stipendi, all’aumento delle tasse in tutti i contesti per pagare il debito di cui sopra, stante la loro già precaria condizione economico-finanziaria che infetterà anche gli altri paesi UE.
Questo mi preoccupa molto, sia per la Grecia, ma anche per noi Italiani che saremo costretti a subire dei contraccolpi non indifferenti a causa di una situazione che potrebbe produrre un effetto domino, in un contesto ove, come detto prima, le transazioni economico-finanziaria potrebbero disancorarsi dall’economia reale per trasformarsi nella politica della carta straccia.
Esattamente, come è successo durante quest’ultima crisi mondiale.
Staremo a vedere.

ARNALDO DE PORTI

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy