FINI E CASINI ORA PARLANO BENE, MA C’E’ DA FIDARSI ? HO FORTI DUBBI !

Ieri Pierferdinando Casini ha detto, mi pare a Chianciano, intervistato da Mentana, che lui aveva capito ancor due anni prima di Fini che con l’attuale Presidente del Consiglio non era possibile governare, tant’è che si è defilato da questo governo che – sue testuali parole – non ha fatto altro che iniettare in vena agli italiani il virus del berlusconismo, raccontando favole a iosa, prendendo in giro gli Italiani.

Mi verrebbe subito da replicare loro, supportato da certi miei libri scritti in tempi non sospetti, sia a Casini che a Fini, che entrambi sono in forte ritardo tanto da dover stigmatizzare la scarsa preveggenza… la realtà è che entrambi questi due leaders non è che non avessero capito con anticipo queste cose, ma hanno entrambi lasciato maturare gli eventi per due motivi: il primo per autocrearsi una certa sicurezza politica, il secondo perché entrambi hanno scelto il tempo giusto per farlo, senza che ce ne fossero delle…controindicazioni.

Ora entrambi parlano in maniera corretta, irreprensibile, rispettosa nei confronti di tutti, in particolare di Berlusconi, addirittura assicurandogli di votare a favore tutte le cose buone che farà negli ultimi tre anni rimanenti di legislatura che pure vogliono favorire: insomma, due angioletti della dialettica che vogliono farsi vedere agli occhi degli Italiani come due “deus ex machina” di una nuova stagione politica. Le parole che entrambi dicono sono certamente corrette, pacate e condivisibili in toto tanto che, se ci fosse anche domani la necessità di andare alle urne, sortirebbero effetti positivi per entrambi.

Io, purtroppo, non essendo nato ieri e, anche se in questo momento dovrei fare di necessità virtù in quanto, al di fuori Niky Vendola (che non mi va per altri motivi) nessun altro leader sa parlare in maniera tanto saggia, dovrei mettere una pietra sopra al berlusconismo (che non ho certamente… iniettato in vena) ed appoggiare questi due personaggi, ma vuolsi il fatto che, non essendo di memoria corta malgrado l’età, mi ricordi a perfezione il passato di questi due signori che hanno appoggiato questo governo anche quando venivano fatte le leggi ad personam, il falso in bilancio, le leggi Bossi-Fini ecc.ecc., per cui, ora come ora, avrei una qualche difficoltà ad avere un po’ di fiducia in loro. Non vorrei infatti che se ora parlano bene poi razzolassero male, perché altrimenti non mi saprei spiegare i loro precedenti, simil-metamorfosi kafkiana..

Entrambi poi odiano Di Pietro: Casini dice che Berlusconi si è fatto mettere una serpe sotto il vestito, ed entrambi dicono che il primo ministro è sotto scacco di Bossi, ad ogni piè sospinto. Ed allora che fare ?

All’orizzonte non vedo niente che possa schiudersi rispetto ad un nuovo assetto della politica italiana per cui, anche spremendomi le meningi, non vedo soluzioni che non siano quelle riconducibili ad accordi traversali, anche con Di Pietro (che tutto sommato non è da scartare se non altro perché è stato lui a rompere intrallazzi politici malavitosi ed anche perché è l’unico che sa fare davvero opposizione) in attesa che si apra una pagina nuova che gli Italiani, fin da troppo tempo, attendono di aprire.

Temo che ci sarà molto da soffrire in quanto l’opera di bonifica politica sarà lunga e complessa, specie per disintossicarci dal berlusconismo.

ARNALDO DE PORTI

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