“La scomparsa dagli archivi dei tabulati delle telefonate tra il boss dell’Arenella Gaetano Scotto e agenti dei servizi segreti è un fatto di massima gravità. Scotto è considerato dagli inquirenti il tramite di Cosa nostra con pezzi deviati dei servizi coinvolti nelle stragi di mafia. È chiaro, quindi, il tentativo di impedire ai giudici di indagare per fare luce sui mandanti esterni. Alla riapertura dei lavori chiederò al governo di riferire in Parlamento. È indispensabile che i ministri competenti esercitino il dovere di garantire ai magistrati la possibilità di indagare senza subire sabotaggi. Contemporaneamente la Commissione antimafia utilizzi i suoi poteri d’inchiesta per accertare l’eventuale coinvolgimento di apparati deviati dello Stato che vogliono occultare la verità e impedire la giustizia”.
Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia.