Il divorzio di Fini da Berlusconi (o viceversa, dipende da quale angolazione si considera l’evento politico) è un segnale importante che, al di là delle ideologie di destra o di sinistra, sta a significare che l’Italia ha bisogno (si spera finalmente !) di un po’ di decenza morale. Infatti, ormai è risaputo da tutti che tutto, o quasi, è da mettere in discussione quanto a legalità, democrazia e convivenza sociale. Il parlamento infatti è diventato un rifugio per mariuoli, come usava dire, Indro Montanelli, mentre la democrazia che i nostri padri hanno costruito col sangue, è diventata una sorta di habitat della foresta in cui vige il motto “mors tua vita mea”.
Di certo, e ciò mi rammarica molto, l’Italia ha perso 17-18 anni per crescere ed è purtroppo ipotizzabile che la nuova situazione determinatasi col divorzio fra Fini e Berlusconi, potrebbe far perdere altro tempo prezioso per ripristinare quel minimo di regole verso un minimo di concordia socio-politica che l’Italia si merita da quando il berlusconismo l’ha martoriata con la politica degli annunci a cui non hanno seguito fatti concreti, se non quelli finalizzati agli interessi dei componenti di questo governo, ora alle corde.
Purtroppo non c’è una “fresca” opposizione per cui ci sarà ancora tanto da soffrire. Ma il dado è tratto ! E forse gli Italiani stanno riflettendo…
Arnaldo De Porti