MANOVRA: AZZOLLINI, MAXI-EMENDAMENTO CONFERMA LAVORO COMMISSIONE. VIA TETTO DISABILI E OK A RATEIZZAZIONE FISCALE IN 10 ANNI PER ABRUZZO

di Dario Caselli

Con il voto di fiducia si chiude oggi al Senato l'esame della manovra finanziaria. Una manovra chiesta dall'Unione Europea e resasi necessaria dopo la grave crisi finanziaria scoppiata in Grecia. Al voto in Aula il maxi-emendamento predisposto dal governo, che ha ripreso molte delle proposte e delle questioni discusse in Commissione. Ed infatti il presidente della Commissione Bilancio, Antonio Azzollini, relatore del provvedimento, può annunciare che “il provvedimento del Governo riprende il lavoro fatto dal Parlamento. Questo è certamente motivo di soddisfazione”.

Presidente, la manovra quindi si chiude qui al Senato con la fiducia e con un maxi-emendamento. Che novità ci sono?
“Diciamo subito che il maxiemendamento è sostanzialmente basato sull'impianto del lavoro fatto in Commissione. In pratica non ci sono modifiche se non di piccolo conto che però non incidono sulla natura del provvedimento, che è quello uscito dalla Commissione”.

Che tipo di modifiche ci dobbiamo attendere?
“Ad esempio è passata la rateizzazione del pagamento delle imposte dell'Abruzzo che non sarà più di cinque anni ma di dieci. Così come aveva, peraltro, annunciato il sottosegretario Letta. Poi sono state previste modifiche ad alcune aliquote e qualche messa a punto ai testi delle varie norme, ma tutto sempre rispettando il lavoro della Commissione. Ecco, un'altra modifica introdotta dal maxi-emendamento è l'abolizione della normativa che prevedeva un tetto per le classi con alunni disabili. Una disposizione che aveva creato perplessità e che è stata definitivamente accantonata”.

Un maxi-emendamento che premia il lavoro fatto dalla Commissione…
“Indubbiamente. Alla fine il lavoro parlamentare è risultato condiviso dal governo e questo non può che essere motivo di soddisfazione ed anche di orgoglio”.

Mi sembra di capire che rimangono i tagli, tanto contestati, alle Regioni ed agli enti locali…
“Sì su quel punto non c'è stato alcun cambiamento. I tagli rimangono e naturalmente spetterà al governo, dopo l'approvazione del testo, trovare una sintesi con le Regioni”.

Qualcuno, anche in sede di discussione, oggi ha ribadito critiche alla manovra. Avrebbe un effetto frenante sui consumi e sull'economia. Si sente di condividere questa preoccupazione?
“No. Ho già detto nel corso della mia relazione che il contenimento delle spese è possibile che produca un minimo effetto frenante sul Pil. A questo però si deve contrapporre il dato del rigore nei conti pubblici che la manovra determina e che avrà come conseguenza quella di favorire la ripresa. La mia convinzione è che questo secondo effetto sarà maggiore del primo. Quindi non mi preoccuperei più di tanto”.

In ultimo presidente, crede che sarà necessaria una nuova manovra di corruzione in autunno?
“Francamente non lo so. Per quanto mi riguarda finora ho lavorato su questa manovra, per il resto vedremo ma è presto per fare previsioni. Ci sono, infatti, troppe variabili tanto che adesso non è possibile dire se in autunno sarà necessario fare una nuova manovra. Pensiamo a condurre in porto questa, per il resto gli indicatori economici ci indicheranno la strada”.

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