La viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti: “Episodio che testimonia come la corruzione si annidi spesso tra le cariche dirigenziali”
“Credo che questo ennesimo episodio dimostri come sono sempre le alte cariche dirigenziali a sguazzare bene nell'illegalità a scapito dei dipendenti e degli utenti”. Questo il secco commento della viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia de Diritti, Loredana Orefice, in seguito all’arresto per corruzione aggravata di Patrizia Sanna, dirigente del servizio informatico della Asl RM-H, che avrebbe incassato tangenti da un'impresa informatica viterbese, la Isa, per assicurare a quest’ultima svariati milioni di euro di forniture e prestazioni tecnologiche. Questa pessima gestione avrebbe indebitato la Asl a danno dei dipendenti che sarebbero ancora in attesa del saldo dell' incentivo 2008, di quello relativo al 2009 e dell' acconto dell' incentivo per l’anno 2010, nonché dell’erogazione dei buoni pasto in arretrato di ben 17 mesi nonostante le proteste dei sindacati. Chiosa l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Questi soggetti di dubbia moralità conoscono bene i sistemi per muoversi tra le maglie dell’illecito e anche come si può giustificare subito il rientro del bilancio per il piano regionale per i troppi debiti accumulati. Mi auguro che si faccia luce sulla vicenda e che chi debba rispondere del male apportato paghi le conseguenze pienamente e fino in fondo, risarcendo i danni arrecati alle casse della Asl”.