“Voglio riportare alla mente ancora una volta a 15 anni di distanza il genocidio di Srebrenica, di cui è decorso l’ 11 luglio la giornata di memoria. Un giorno del ricordo e del dolore per l’eccidio degli oltre 8.500 uomini e ragazzi musulmani, che nel luglio del 1995 trovarono la morte nella città della Bosnia Erzegovina e da cui furono deportati oltre 25.000 donne, bambini e anziani”.Così è intervenuto oggi in aula Aldo Di Biagio, deputato del PdL.
“Soffermarci e riflettere su ciò che è accaduto e che ha lasciato una macchia di vergogna sulla storia dell’ Europa – ha spiegato- significa tenere alta l’attenzione sulla vicenda e scuotere le coscienze di tutti noi europei affinché tragedie simili non si verifichino mai più”.
“Purtroppo in quella tragedia così vicina ai giorni nostri abbiamo potuto sperimentare l’assenza completa della politica – ha continuato Di Biagio – in particolar modo dell’Europa silente dinanzi al dolore e al sopruso che lentamente si stavano consumando in quella terra. Proprio perché consapevoli di questa dolorosa evidenza che dobbiamo adoperarci affinché vi sia un reale e completo impegno da parte di tutti i governi, in particolar modo sul versante europeo, perché venga fatto ogni sforzo possibile nell’accertare le responsabilità e strutturare quella strada di sensibilizzazione e di coscienza, deterrente per qualsivoglia azione di sopruso e di violenza etnica o culturale”.
“Ritengo – ha concluso – che l'istituzionalizzazione di un giorno che ricorda quei momenti costituisca il modo migliore per pagare un tributo alle vittime dei massacri e inviare un chiaro messaggio alle generazioni future. Su questo è pronta una mozione che solleciti il Governo italiano ad impegnarsi in prima persona”.
