Commissione Continentale America Latina del CGIE (17-19 giugno)

Dal Comites di Montevideo un documento contro il rinvio delle elezioni degli organi di rappresentanza e i tagli alle politiche per i connazionali all’estero

MONTEVIDEO – In occasione della riunione della Commissione Continentale America latina del CGIE, prevista da oggi sino al 19 giugno a Buenos Aires, il cui svolgimento è stato anticipato dal Consiglio Generale per coordinare iniziative di protesa in seguito al rinvio delle elezioni di Comites e Cgie e ai tagli sui capitoli di spesa destinati ai connazionali all’estero, il Comites di Montevideo ha approvato nei giorni scorsi il seguente documento, a firma del presidente Armando Pizzuti.

Il Comites, i rappresentanti del CGIE e del mondo associativo in Uruguay preoccupati dalla drastica riduzione dei fondi destinati ai capitoli dell’emigrazione, messa in atto dal governo con le ultime finanziarie e peggiorata, a causa della crisi internazionale che ha colpito fortemente alcuni paesi d’Europa, tra cui l’ Italia, si sono riuniti in assemblea plenaria il 13 giugno c.a., nella Casa degli Italiani e pur essendo consapevoli della situazione

Manifestano il proprio dissenso sulle scelte politiche attuate da questo governo con i tagli che colpiscono soprattutto l’intero mondo dell’emigrazione e ledono i punti fondamentali dell’essere italiano.

Ritengono che questa serie di provvedimenti negativi confermano, e continuano, una tendenza mirata a cancellare l’insieme dell’emigrazione, da sempre primo simbolo e patrimonio dell’Italia nel mondo.

Questa politica si rivela discriminatoria e colpisce le fasce più deboli e sensibili delle nostre collettività come l’assistenza ai connazionali anziani e bisognosi.

In più tagliare i pilastri della trasmissione dell’ italianità – come lo sono la lingua e la cultura italiana, – impediranno in futuro il coinvolgimento dei giovani nella vita delle nostre collettività, allontanandoli definitivamente dalle proprie radici.

Come se non bastasse sono stati effettuati dei grossi tagli ai contributi destinati alla stampa italiana all’estero, sostegno della diffusione del nostro vasto e ricco patrimonio culturale.

A tutto questo bisogna aggiungere che i tagli alla rete consolare penalizzano quella dell’Uruguay già inadeguata, per una comunità che cresce quotidianamente e la cui anagrafe consolare raggiungerà presto le 100.000 unità.

Un consolato con poche risorse e con un organico insufficiente non può garantire ai cittadini i minimi servizi, malgrado la buona volontà di chi vi lavora.

Si tratta di un ulteriore schiaffo alla nostra italianità che in più c’impedisce di esercitare i diritti garantiti nella nostra Costituzione.

Il rinvio, per la seconda volta, delle elezioni per il rinnovamento dei Comites e del CGIE, dimostra palesemente l’intenzione politica di eliminare gli organismi che sono stati democraticamente eletti e che rappresentano le comunità italiane all’ estero.

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha l’obbligo, di fare sapere all’opinione pubblica italiana l’importanza che riveste, la presenza italiana nel mondo anche attraverso i forti legami commerciali che uniscono l’ Italia e il tessuto imprenditoriale costituito nel mondo intero da decine di migliaia di nostri connazionali.

In conclusione, la collettività italiana dell’Uruguay esige che Governo, Parlamento e partiti politici valorizzino e riconoscano la ricchezza che rappresenta la nostra diaspora nel mondo. Ad essi si chiede pertanto d’invertire la rotta intrapresa, molto pericolosa, e di eliminare queste misure discriminatorie che penalizzano tutti gli italiani nel mondo.

Fonte Inform

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