MANOVRA FINANZIARIA

Tagliare è difficile, protestano tutti ed è quasi divertente vedere che quasi tutti concordano sulla necessità di fare sacrifici, però che li facciano gli altri. Come sindaco non protesto tanto per i tagli (a Verbania stimiamo quasi 1.000.000 di euro in meno per il 2011) quanto per l’assoluta ingiustizia di tagliare un tot “ad abitante” equiparando chi ha sprecato a chi ha adempiuto a tutte le prescrizioni richieste negli anni, non sforato i tetti dei patti di stabilità, cercato in ogni modo di tagliare sprechi, consulenze, servizi non indispensabili. E’ un concetto sbagliato quello del taglio “a pioggia” e non solo perché equipara virtuosi a spreconi, ma perché non inserisce il concetto di quanto debbano costare i servizi. Si stabilisca – ad esempio – che un servizio anagrafe debba costare “tot” per ogni cittadino e lo stesso per i servizi cimiteriali, il numero dei dipendenti come quello dei vigili urbani o le spese per mantenere gli amministratori.

Costruiti parametri equi si tagli chi sfora e chi quindi non sta con i conti in ordine. E’ lo stesso concetto applicato per le regioni a vantaggio di quelle sprecone e così per molte altre voci. E’ una sciocchezza non pensarci, non è logico alla fine premiare sempre i furbi e umiliare chi fa il proprio dovere, magari chiedendo più soldi ai propri cittadini con indici di evasione ridotti…Chiedendomi perché alla fine non si potevano ritoccare magari per un tempo determinato le aliquote dei crediti più alti: sarebbe così sbagliato?

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