Gaza: progetti civili alleggerimenti di beni e Soffiate Web

Fare dell'ironia sui termini usati dal Gabinetto Israeliano e da certe possibili evacuazioni, sarebbe troppo facile, rimane che ieri un 3 minuti di telegiornale serale, ho visto Bossi che si appoggiava alla spalla del figlio fuori del Parlamento Itagliano, tale è la mole delle angosce che riportano a casa i nostri parlamentari ma non ho visto o sentito traccia di news strangers se non ora leggendo che Frattini ieri ha dichiarato Israele “Paese ragionevole e democratico” ed ha persino capito che “la strategia dell'assedio a Gaza era controproducente”. Diciamola tutta…”Il gabinetto israeliano per la sicurezza ha deciso oggi di allentare la morsa attorno alla striscia di Gaza, approvando una serie di misure per facilitare l'ingresso di “beni a uso civile” e di “materiali per progetti civili”. Stando al comunicato governativo emesso al termine della seduta, “cambierà il sistema in vigore per ampliare l'ingresso di prodotti civili nella striscia di Gaza”; inoltre “sarà ampliato in modo controllato l'ingresso di materiali (come cemento e ferro, ndr) per progetti civili che sono sotto supervisione internazionale”. Al tempo stesso, però, Israele terrà in vigore le esistenti misure di sicurezza al fine “di prevenire l'afflusso di armi e di materiali bellici” nella Striscia. Questa affermazione sembra indicare che il blocco navale di Gaza dovrebbe continuare. Il gabinetto si riunirà di nuovo nei prossimi giorni per decidere “i passi per tradurre in pratica questa nuova politica”. Israele afferma infine di aspettarsi ora “un intervento della comunità internazionale per l'immediata liberazione del soldato Gilad Shalit”, prigioniero di Hamas dal giugno del 2006.”

Certi ulteriori dettagli mi sono stati segnalati in rete, soliti fessibukkiani, con Israele: Falso l'Annuncio sul blocco di Gaza, scritto da una vecchia conoscenza quale il Blog di Mazzetta, che non so quando mai l' ha presa per scrivere…e che più in là riporto integralmente. Ma l'insigne corrispondente Rai, Pagliara, comunicò nella giornata passata, che la Coca Cola, prodotto civile, potrà rientrare nella Striscia… Senza alcun bavaglio, che ancora non ci hanno messo, invito quindi a un Defend Freedom, cantato da una voce di donna in arabo. Passano sottotitoli in inglese francese e italiano, senza tagli e alleggerimenti e ringraziamenti speciali a Rim Banna, Henrik Koitzsch and Zuhaira Sabbagh: Omaggio del mondo intero ai 9 attivisti uccisi dall'esercito israeliano a bordo della Mavi Marmara.

Così in una mattina d'estate, improvvisando informazione e ricordando altre marce e attentati, si apprende che una bomba carta a Terni, in Via del Lanificio, è stata fatta scoppiare davanti al Centro Sociale Germinal Cimarelli, in cui ha la sede provinciale anche la Confederazione Cobas: “…Risultava sottratto anche uno striscione politico in solidarietà con la Palestina affisso lungo via del Lanificio.”

Ho mescolato troppe cose in una mattina d'estate? Male che vada “…una recente seduta del Parlamento islandese, ha approvato all'unanimità una proposta di legge sui nuovi media che dovrebbe trasformare l'isola nordeuropea in un vero e proprio paradiso per giornalisti… una sorta di super-legge che riconosca una volta per tutte il valore di un'informazione senza confini nazionali” approderemo “in un porto franco per il giornalismo d'inchiesta nonché per la pubblicazione anonima da parte di fonti spifferone. Proprio come il celebre sito delle soffiate Wikileaks, il cui founder Julian Assange è tra i principali promotori della proposta di legge. “

Perdonate ma amo riciclare la frutta un po' avanzata in macedonia.

Doriana Goracci


Israele: falso l'annuncio sul blocco di Gaza

Netanyahu annuncia che il blocco su Gaza sarà alleggerito e subito i media diffondono la buona novella in tutto il globo. Peccato solo che non sia vero.

Il governo israeliano ha diffuso due comunicati dopo una riunione di gabinetto: uno in inglese e uno in ebraico. Nel primo si dice che è stata presa la decisione di consentire l'ingresso a Gaza di beni prima “vietati” come certi cibi, la carta e altro. Anche se, a ben vedere, non si parla per niente di quantità. Un dettaglio non insignificante, visto che in un documento israeliano divenuto pubblico c'è anche il calcolo preciso delle calorie giornaliere sufficienti alla popolazione di Gaza e visto che; anche se il governo ha negato di voler tenere a dieta i prigionieri della Striscia; il cibo non è mai passato in abbondanza. Dire che il transito di certe merci sarà consentito, non assicura che potranno entrare nelle quantità sufficienti.

Nel comunicato in ebraico invece non c'è traccia della decisione e Haaretz conferma che nessuna decisione del genere sia stata votata nel corso della riunione, si dice solo che Israele cambierà le procedure in modo da far entrare più cibo a Gaza.

Dice Haaretz che, con il comunicato, a diverse ambasciate sarebbe stato annunciato che la decisione era immediatamente operativa, ma i controlli del quotidiano israeliano non hanno trovato traccia di nuove istruzioni ai valichi con Gaza.

Fonti dell'ufficio di Netanyahu hanno poi confermato che non c'è stata nessuna decisione e nessun voto in merito, ma solo una “dichiarazione d'intenti” da parte di Netanyahu. Ci sarebbe quindi voglia di alleggerire il blocco, ma sono state annunciate al mondo decisioni che devono ancora essere prese e convalidate da un voto.

Non è chiaro se si tratti di un tentativo di Netanyahu di prendere tempo di fronte alle pressioni internazionali o di una vera e propria truffa (disperata) alla comunità internazionale, ma è evidente che all'interno del governo manca ancora il consenso politico per una mossa del genere, ancora una volta ostaggio di estremisti di destra e fanatici religiosi incapaci di leggere la situazione con sguardo pragmatico e persino di rendersi conto che certe posizioni sono ormai insostenibili, se non con grave danno per Israele.

Così com'è chiaro che, nonostante le stentoree dichiarazioni con le quali Israele si è detto dalla parte del diritto e della ragione nel mantenere un blocco che il resto del mondo considera un crimine contro l'umanità, il governo israeliano non ha alcuna argomentazione di fatto o di diritto con la quale difendere il proprio operato di fronte alle critiche di avversari e alleati. Fino ad oggi Israele aveva potuto contare sul silenzio di alleati che si giravano dall'altra parte quando si parlava degli abusi d'Israele sulle popolazioni occupate, più che sulle ridicole “ragioni” diffuse dalla sua propaganda.

Nessun cambiamento della politica israeliana per ora, nessuna novità, se non questa sfacciato quanto patetico mentire. Come al solito anche il nostro Ministro degli Esteri Frattini, che ha espresso soddisfazione per l'inganno subito.

Una brutta figura che si aggiunge alla smentita ricevuta dal Parlamento Europeo che, diversamente da Frattini che si era detto soddisfatto dell'auto-inchiesta annunciata da Israele, chiede una commissione d'inchiesta internazionale sulla strage della Mavi Marmara e la fine immediata del blocco di Gaza.


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