GOFFREDO PALMERINI, L’AQUILA NEL MONDO

E’ appena uscito il nuovo libro di Goffredo Palmerini, L’Aquila nel Mondo, dopo Abruzzo Oltre Confine ed Abruzzo Gran Riserva, pubblicato da One Group Edizioni, presentato al pubblico presso l’auditorium di Palazzo Silone il 9 giugno 2010. Un pomeriggio indimenticabile, familiare, un incontro fra vecchi amici riuniti per festeggiare questo libro. Gli interventi di Paola Di Salvatore, Dirigente Servizio Politiche Culturali Regione Abruzzo, Tiziana Grassi, giornalista e studiosa di migrazioni, Maria Grossman, Università degli Studi dell’Aquila, Francesca Pompa, Presidente di One Group Edizioni sono stati coordinati da Mario Narducci, giornalista, poeta, direttore di TV1.
Il testo presentato è composto da una raccolta di articoli che coprono il periodo che va dal maggio 2008 al dicembre 2009, originariamente pubblicati soprattutto su giornali online. Ce ne sono tanti, editi in Europa, America del Sud e del Nord, ed Australia e sono molto seguiti. Molti di questi giornali sono raggruppati da G. Palmerini nell’indirizzario di posta elettronica Google, un elenco compilato con intelligenza del mezzo di comunicazione e forte senso dei legami con le comunità italiane lontane.
Il mezzo di comunicazione usato, il web, consente che lettori dei suoi articoli siano gli abruzzesi ed in generale gli italiani residenti in posti lontani, all’estero, in ogni parte del globo. E così, per un pomeriggio siamo usciti dalla cultura strettamente cittadina per entrare nel mondo della globalizzazione della informazione e delle conoscenze, cioè di un processo di produzione e distribuzione dell’informazione che estende la fruizione del prodotto scritto ben oltre le mura della città di origine. È possibile, come ha ben spiegato Tiziana Grassi, non solo la comunicazione fra noi aquilani e gli abruzzesi lontani, ma è consentito loro di comunicare con noi e fra di loro, in una sorta di intensa circolarità dell’informazione e di contatti umani che crea emozioni e sentimenti nuovi, allarga la sfera delle relazioni umane in un modo impensabile fino ad una decina di anni fa, e nel caso specifico crea e rinforza le radici con il mondo delle origini sempre più lontano nel tempo.
Gli articoli coprono argomenti di varia attualità, artisti, giornalisti, poeti, scrittori, musicisti, campioni dello sport, uomini e donne impegnati in politica affollano queste pagine. Numerose le donne protagoniste degli articoli di Palmerini, ricordiamo Mariza Bafile, citata per una candidatura politica, come scrittrice e per la presentazione del suo primo romanzo intitolato Notturno. Tre articoli riguardano un gruppetto di specialissime, coraggiose donne abruzzesi emigrate in Bolivia, le Missionaria della Dottrina Cristiana che gestiscono orfanotrofi e scuole nel territorio di Santa Cruz de la Sierra, e che con la loro opera esportano lì, fra le numerose ragazze di cui si prendono cura, il verbo del Vangelo, la nostra cultura, l’etica del lavoro e dell’impegno quotidiano necessario ad una esistenza libera e dignitosa.
La successione degli articoli di attualità compresi nel L’Aquila nel mondo è segnata da un prima ed un dopo il sisma che ha cambiato in modo profondo e lacerante la vita della città. A proposito di questa divisione della materia, lascio la parola all’autore che in un passo della sua prefazione spiega come è nata questa raccolta di articoli: “… In sintesi il titolo richiama il dramma che L’Aquila… ha subito dalla violenza devastante del terremoto del 6 aprile 2009. Senza quel che è invece successo, questo volume sarebbe uscito in giugno o luglio 2009, chiuso con gli scritti di maggio a coprire i canonici tredici mesi d’arco temporale, come già successo per i precedenti due libri. Il sisma ha imposto un’estensione temporale fino a dicembre, a chiusura dell’annus horribilis, sicché il volume tende ad essere, al pari d’altre pregevoli pubblicazioni uscite in questi mesi, un ulteriore seppur modesto contributo che documenta fatti, ma anche emozioni, ansie, problemi e speranze degli Aquilani…
Come ha notato Maria Grossman, G. Palmerini non solo riporta i fatti di cronaca, ma li accompagna con un’intensa, inesauribile attività di ricerca che spiega e contestualizza le situazioni, ricerca la matrice storica dei fatti, li inquadra in relazione ad altri fatti contemporanei, e costruisce ponti che collegano l’Abruzzo ed il mondo. Insomma l’autore agisce localmente ma pensa in modo globale, ha superato con la mente i limiti delle mura domestiche e cittadine, è glocal, neologismo costruito con pezzetti delle parole global e local, ed usato dalla giornalista Letizia Aires nella sua introduzione al volume.
Glocal, nel nostro caso, significa anche la capacità di esprimersi in modo chiaro e comprensibile da gente delle più disparate lingue e culture, non è semplice. Gli articoli compresi in questo libro sono capiti da tanta gente perché esprimono sentimenti forti, quelli propri degli abruzzesi veraci: serietà, dignità, orgoglio dell’appartenenza alla propria comunità, tenacia e ottimismo.
Quella di G. Palmerini è un’attività di eccellente qualità che ha una forte valenza politica, la parola politica in questo caso sia intesa nel suo senso originario di polis, società, comunità globale, comunità degli abruzzesi all’estero che hanno a disposizione un validissimo strumento per la conservazione e diffusione della lingua italiana e della cultura e tradizioni da essa espresse, dunque è giornalismo che rende, con attività volontaria, un servizio inestimabile per milioni di persone.
Per G. Palmerini, a conclusione, è opportuna una breve citazione dal testo The Audacity of Hope, di Barack Obama, che descrive una sua visita alla sede centrale di Google: “….Un’immagine tridimensionale della terra ruotava su un grande monitor piatto…le luci rappresentavano tutte le ricerche in corso….Ciascun colore un lingua diversa… muovendo una manopola si vedeva tutto il traffico dell’intero sistema Internet…L’immagine era affascinante, come se io stessi guardando le prime fasi di un accelerato processo evolutivo, in cui tutti i confini fra uomini – nazionalità, razza, religione e ricchezza – diventassero invisibili ed irrilevanti…”
L’Aquila nel mondo, scritto con una forte passione per la scrittura e la comunicazione, contribuisce veramente a rendere irrilevanti i confini culturali ed affettivi fra persone lontane.

emedoro@gmail.com
13 giugno 2010

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