Promozione europea delle energie rinnovabili e tagli indiscriminati ai certificati verdi?

Mi associo all’appello lanciato al Governo dalle associazioni e dalle aziende delle rinnovabili di rivedere e correggere il taglio ai certificati verdi previsto dall’art. 45 della manovra finanziaria che prevede l’abolizione dell’obbligo di ritiro da parte del GSE dell’eccesso di offerta di certificati verdi sul mercato.

La soppressione del meccanismo di ritiro dei certificati verdi in eccesso, con effetto retroattivo, metterebbe a rischio la sopravvivenza delle iniziative già avviate e lo sviluppo di quelle in progetto, colpendo pesantemente il settore delle energie rinnovabili nel nostro Paese.

Infatti la misura prevista nel decreto determinerebbe effetti economici e occupazionali preoccupanti per il settore, senza alcune beneficio per le entrate dello Stato.

La necessità di superare aspetti critici dei meccanismi incentivanti richiede, a mio avviso, gradualità e condivisione e non un intervento contraddittorio che allontana il nostro Paese dalla strategia comunitaria della promozione delle energie rinnovabili.

Spero che il Governo raccogliendo le istanze delle associazioni di settore possa metter in campo ipotesi diverse di innovazione del settore, proprio in un momento di crisi economica internazionale, in cui il comparto energia può diventare un motore di crescita e di sviluppo economico e sociale per il nostro Paese.

On. Aldo Di Biagio

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