FEDI (PD): La logica dei tagli colpisce anche i lettorati presso Università  straniere

I tagli lineari hanno effetti immediati ed altri conseguenti alle riduzioni di bilancio. Stanno nascendo anche i tagli da previsione. Cambiano i metodi ma la logica è sempre quella del taglio – dichiara l’On. Marco Fedi presentatore di una interrogazione al Ministro degli Affari esteri sulla situazione dei lettorati presso Università in Australia e nel mondo.
Le Università – attraverso i rettori – esprimono allarme per comunicazioni ricevute dai Consolati e relative a «nuovi criteri» che, creando condizioni di conflitto con ben note e consolidate prassi universitarie locali, rischierebbero di compromettere il finanziamento e l'esistenza dei lettorati stessi. Oltre ad una legittima preoccupazione è giusto chiedersi la ragione “tecnica” di queste nuove procedure.
La nostra è anche una preoccupazione politica – relativa alle scelte del Governo sulle risorse – legata sia alla manovra economica straordinaria che alla prossima legge finanziaria. Credo sia indispensabile operare affinché, nel mondo, possa essere mantenuta alta l'immagine di lingua e cultura italiane, anche a livello terziario – ha concluso l’On. Fedi.
Il testo integrale dell’interrogazione
Al Ministro degli affari esteri. – Per sapere – premesso che:
• numerose Università australiane presso le quali il nostro Paese ha, nel corso degli anni, stabilito proficui rapporti, anche con la presenza di «lettori», esprimono forte preoccupazione in merito alla comunicazione di «nuovi criteri» che – di fatto – creando condizioni di conflitto con ben note e consolidate prassi universitarie locali, rischierebbero di compromettere il finanziamento e l'esistenza dei lettorati stessi;
• l'università di Sydney in particolare segnala di aver già ricevuto una comunicazione in tal senso dal consolato generale di Sydney;
• in alcune realtà geografiche – come l'Australia – il numero complessivo di alunni che frequentano corsi di lingua italiana è andato gradualmente aumentando e, nel corso degli anni, la presenza di lettori a livello universitario ha consentito un collegamento immediato e proficuo con il settore terziario, anche in termini di ricerca e di rapporti tra università;
il consistente taglio alle risorse finanziarie deciso dal Governo, non può consentire di ripartire in maniera lineare le riduzioni di bilancio e vanno invece salvaguardate le logiche di investimento e di produttività, anche in termini linguistici e culturali;
• eventuali progressive e drastiche riduzioni dell'impegno dello Stato italiano in Australia, a livello universitario e di lettorati, costituirebbe un segnale gravissimo di disattenzione nei confronti di una realtà politico-economica strategicamente collocata nell'Asia – Pacifico -:
se siano fondate le preoccupazioni sollevate dalle Università australiane presso le quali il nostro Paese ha lettorati, in particolare l'Università di Sydney, in relazione ai nuovi criteri comunicati alla rete diplomatico-consolare;
se non si ritenga necessario intervenire affinché la lingua e la cultura italiane vedano una continuità di impegno anche a livello terziario;
quali misure urgenti il Governo intenda adottare, immediatamente, per garantire continuità nella presenza italiana a livello universitario in Australia, ed a Sydney in particolare;
se non si ritenga indispensabile operare affinché, nel mondo, possa essere mantenuta alta l'immagine di lingua e cultura italiane, anche a livello terziario.

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