DL INCENTIVI: CASOLI, DECRETO CONIUGA RIGORE E SVILUPPO. LO APPROVEREMO IN TEMPI BREVI

di Federico Gennaccari

Approda in aula al Senato il decreto sugli incentivi, votato dalla Camera con la fiducia. Ne parliamo con il senatore Francesco Casoli, uno dei relatori del provvedimento.

Un decreto da approvare in tempi brevi?
“Sì, certamente. Andiamo in aula con un centinaio di emendamenti dell'opposizione e una sessantina di ordini del giorno presentati tra maggioranza e opposizione. Questo perché in maniera responsabile la maggioranza ha ritirato gli emendamenti, trasformandone alcuni in ordini del giorno, proprio per snellire i lavori dell'aula. Inoltre prosegue il confronto con l'opposizione”.

Sarà posta la fiducia?
“Stiamo facendo di tutto perché il governo non debba porre una fiducia tecnica. Il ministro Vito mi ha assicurato che con un testo snello senza modifiche e senza tanti emendamenti faremo la procedura completa, altrimenti il governo sarà costretto a mettere la fiducia per ridurre i tempi in quanto non ci sarebbero i tempi per consentire una terza lettura da parte della Camera”.

Un decreto importante?
“Decisamente. Per la prima volta si parla di incentivi senza includere il settore dell'automobile. Poi all'interno di questo decreto ci sono norme per il reperimento dei fondi che vanno dalla lotta all'evasione a tutta una serie di meccanismi fiscali abbastanza innovativi per limitare l'elusione e contrastare le frodi fiscali operate tramite i cosiddetti 'caroselli' e 'cartiere'. Sul piano degli incentivi sicuramente non parliamo di un provvedimento con miliardi di euro a disposizione. Le risorse sono limitate ma hanno avviato meccanismi che stanno già consentendo di dare risposte interessanti da parte del mercato. L'attualità di questo decreto sta proprio nel rigore e nel fatto che non si mettono in difficoltà le risorse dello Stato, ma uno stanziamento che già sta generando un aumento sensibile dei beni incentivati che sono uno dei traini dell'industria dell'elettrodomestico e dell'arredamento, e quindi dell'economia delle piccole e medie imprese”.

Un decreto come segnale di speranza?
“In un momento così difficile per l'economia e la finanza europea, questo decreto vuol essere un segnale di speranza, coniugando la parsimonia con la concretezza per aiutare il sistema industria”.

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