In caduta libera anche l'euro Crollano gli indici a Piazza Affari nell'ultima seduta della settimana: il Ftse Mib perde il 5,26%, chiudendo sotto quota 20mila punti a 19.781 punti, il Ftse It All cede il 5,05%. È un altro venerdì nero per i listini europei, sui quali pesano i rinnovati timori sui conti pubblici di Grecia e altri Paesi dell'area euro. L'effetto delle misure annunciate dall'Unione europea e dalla Bce per stabilizzare l'area euro sembra svanito: dopo l'impennata di lunedì, nel resto della settimana i listini hanno registrato un andamento altalenante. A pesare sui mercati è anche il continuo calo dell'euro sul mercato dei cambi: la moneta unica europea è scesa fino a quota 1,2424 negli scambi pomeridiani, minimo dalla metà di novembre 2008.Chiusura di settimana da dimenticare dunque per le Borse europee, schiacciate dal ritorno del timore sui debiti pubblici, dalla speculazione sui titoli di Stato di alcuni Paesi e dal forte calo dell'euro, con Madrid che ha ceduto quasi sette punti percentuali. La seduta, che ha registrato consistenti vendite sin dalla mattinata, si è progressivamente appesantita con l'avvio negativo di Wall Street, che poteva essere l'unico appiglio di giornata per risalire.Così, oltre allo scivolone della piazza azionaria spagnola e italiana, i cali sono stati diffusi: Parigi ha ceduto quattro punti e mezzo, Francoforte e Londra oltre tre. Pesante la seduta delle Borse dei Paesi sotto osservazione per il loro debito pubblico: Lisbona -4,27%, Atene -3,41%. In generale le vendite hanno investito soprattutto i titoli delle materie prime, con i prezzi delle scorte mondiali in netto calo, e quelli bancari. Nel settore del credito (il cui indice Dj stoxx specializzato ha ceduto oltre il 5%), in particolare sono scivolati i titoli del Banco Santander a Madrid e di Societe Generale a Parigi, che hanno perso rispettivamente l'8,98% e l'8,63%. A milano Unicredit ha chiuso in calo del 6,32%, Intesa SanPaolo del 5,33%. Di seguito, la chiusura degli indici dei titoli guida delle Borse europee: – Londra -3,14% – Parigi -4,59% – Francoforte -3,12% – Madrid -6,64% – Milano -5,26% – Amsterdam -3,13% – Stoccolma -2,51% – Zurigo -2,23% – Atene -3,41% – Lisbona -4,27% – Dublino -3,66%.Nuovo record dell'oro – I prezzi dell'oro tornano a scattare in avanti, stabilendo nuovi record oggi rilanciati dal ritorno delle tensioni sulle derive dei conti pubblici di Grecia e altri paesi dell'area euro. Oggi le Borse del Vecchio Continente sono tornate a segnare pesanti ribassi queste fasi favoriscono gli acquisti su uno dei più tradizionali beni rifugio: l'oncia d'oro sale a 1.250 dollari a Londra.I motivi dei cali – Con questa seduta sembra esser svanito l'effetto calmierante delle massicce misure stablizzatrici annunciate nel passato weekend dall'Unione europea, a cui si è affiancata la Bce con immediati interventi. Ora si riaffacciano le tensioni di fondo, mai venute meno. Sul deterioramento dei conti pubblici della Grecia e altri paesi dell'area euro, complice anche una 'sparata' intempestiva del numero uno di Deutsche bank, Josef Ackerman, che giovedì sera ha sollevato nuovi dubbi sulla solvibilità di Atene. Un allarme che oggi gli vale dure critiche sulla stessa stampa teutonica: in certe situazioni “si farebbe meglio a stare zitti”, afferma il Financial Times Deutschland.