VI SIETE CONVINTI, CARI ITALIANI, O NON…..

Non certo per farmi bello, ma per spirito di servizio e lealtà intellettuale, vorrei anzitutto sfogarmi ricordando agli italiani che se lo fossero troppo presto dimenticati, di aver scritto migliaia e migliaia di articoli, da 15-16 anni a questa parte, in relazione all’impossibilità – da parte di Berlusconi – di governare un Paese con le regole del mercato.

Ho presentato anche dei libri, uno di ben 400 pagine presso la Sala di Cultura De Luca di Belluno, alla presenza di molte autorità nazionali, politici e non, sia di destra che di sinistra, persino di presidenti di consigli comunali di Belluno e Venezia, di destra e di sinistra, nel quale libro cercavo di far capire queste cose, ma evidentemente per gli Italiani ci vuole il terremoto prima di capire. Certuni si offendono quando dico che l’ignoranza politica non giova all’interesse del paese, ma presumo che ora come ora, certi detrattori, debbano far fagotto e vergognarsi anche di offendere.

Io continuerò per la mia strada, anche alla luce di quanto è uscito in questi giorni dalla triade Fini-Bossi-Berlusconi.

Fini ha fatto benissimo ad agire così, altrimenti avrebbe avallato l’ingiustizia delle leggi ad personam, della legge elettorale che favorisce l’uno anziché l’altro, ma anche e soprattutto la disonestà intellettuale di certi servi del padrone che non badano certo al paese, ma al potere. Unico grave errore è il ritardo con cui ha agito.

Il fallimento di Berlusconi è ora evidente più che mai; se n’è accorto persino Bossi, (con ritardo non tanto temporale quanto politico-mentale), che il tanto acclamato federalismo sarebbe stato una chimera con il governo Berlusconi, il quale, voleva sì il federalismo (a parole perché l’interlocutore stesse zitto), e semmai…. partendo da Arcore e non già dalla base popolare.

In questa valle politica di lacrime non resta che raccogliere i cocci più sani che sono rimasti. E questi cocci sono, in primis, Gianfranco Fini che, può essere senz’altro considerato il migliore statista che abbiamo in Italia (lo dice uno di centro-sinistra), poi i Bersani, i Di Pietro ed i Casini (con qualche riserva per le sue incursioni sia a destra che a sinistra a seconda della convenienza).

Una cosa è certa: si deve partire subito per ricostruire dopo questo terremoto. Peccato che in Italia non esista lo strumento della ”sfiducia costruttiva” che permetterebbe di sfiduciare subito il governo e sostituirlo, perché altrimenti attuare una cosa del genere sarebbe un gioco per ragazzi…

Rimettere a posto i cocci ora non sarà più possibile, perché altrimenti dovremmo assistere, impotenti, ad un mercato politico più vicino alla compra-vendita delle vacche che ad un qualcosa di accettabile magari facendo di necessità virtù, se vuoi anche otturandoci il naso.

Arnaldo De Porti

derstern@hotmail.com

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