Penitenza, Penitenza, Penitenza!

Papa Benedetto XVI ha dichiarato, durante l'omelia della messa celebrata nella Cappella Paolina del Vaticano: ''Noi cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza'', ma ''adesso, sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza e' grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza''.

E il mio blasfemo pensiero è andato all'angelo del segreto di Fátima che gridava a squarciagola: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!” A quel cumulo di sciocchezze che seppe mettere insieme la veggente portoghese. Il sacro fu definito da Rudolf Otto, mysterium tremendum, numinosum, fascinosum…Tutto, ma non ridicolo. Ed io credo che il servizio peggiore che si possa fare ad una religione è renderla ridicola. Forse per evitare ciò, Giovanni XXIII, uomo buono, concreto ed intelligente, presa visione del terzo segreto nell'agosto del 1959, non volle divulgarlo. Mi limito alla descrizione di qualche particolare del famoso segreto. Un guazzabuglio, un quadro tragicomico, dove non troviamo nessuna divina pennellata. C'è un angelo con in mano una spada, o meglio una sorta di lanciafiamme, che si sgola, gridando tre volte “Penitenza!”, pur sapendo che il suo monito sarebbe giunto agli uomini ben 83 anni dopo. La veggente colloca la scena centrale della visione nella “luce immensa che è Dio”; non dice che la luce emana da Dio, ma che essa è Dio stesso; il che significa che anche gli assassini del vescovo sono in Dio. La scena: “Un Vescovo vestito di bianco…Vari altri Vescovi, Sacerdoti…salire una montagna ripida…in cima alla quale c'era una grande Croce…Il Santo Padre…mezzo tremulo, con passo vacillante…venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e di frecce”. Evidentemente per la veggente di Fátima, le frecce sul vecchio tremulo, assieme ai proiettili, sortivano maggiore effetto, rendendo lo spettacolo più cruento. Assieme al Vescovo “morirono gli uni dopo gli altri…uomini e donne di varie classi e posizioni”. Importante questa precisazione finale. Nel frattempo “due Angeli ognuno con un annaffiatoio di cristallo nella mano…raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”. E cioè alla luce in cui erano immerse? Ma che schifo quel sangue sulle povere anime! Giovanni Paolo II si identificò col Vescovo vestito di bianco, sebbene quando subì l’attentato era ancora nel pieno delle forze, e nonostante Lucia dica chiaramente che il vescovo morì. Un errore della veggente, o un ripensamento della Signora di Fátima?

Miriam Della Croce

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy