BASF SENZA FRENI, ALTRI DUE OGM ENTRO IL 2010

Biotech La multinazionale tedesca chiederà l'autorizzazione a produrre nuove patate transgeniche. A Roma, successo per l'iniziativa di protesta organizzata dai Verdi

Messo in cassaforte il placet per la Amflora, entro la fine del 2010 la multinazionale biotech Basf chiederà all'Ue l'autorizzazione per la coltura di altre due patate geneticamente modificate. Lo ha confermato una portavoce del gruppo in seguito a delle indiscrezioni pubblicate ieri dal quotidiano tedesco Die Rheinpfalz.
La prima domanda di autorizzazione partirà «presto», ha precisato la rappresentante Basf, mentre a fine anno sarà formulata quella per la patata Fortuna, resistente alla malattia fungina Peronospora. La notizia è giunta in Italia nella mattinata, proprio nelle ore in cui si svolgeva la manifestazione organizzata a Roma dai Verdi, durante la quale è stata distribuita «la vera patata italiana per sensibilizzare i cittadini contro la decisione della Commissione Ue di autorizzare la coltivazione della Amflora».
All'iniziativa hanno aderito la Coldiretti, Slow Food, Wwf, Equivita, Vas (Verdi ambiente e società) e Legambiente Lazio. Ed è la prima di quelle che il partito del Sole che ride ha messo in agenda per tenere alta la guardia sul fronte Ogm aperto da Bruxelles in seguito al via libera rilasciato dal commissario Ue alla Salute, John Dalli. «Occuperemo i campi per evitare la semina di colture biotech» ha annunciato il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, tenuto costantemente informato sull'evoluzione della vicenda in ospedale, dove è ricoverato a causa di uno sciopero della fame durato 34 giorni. «La nostra – ha aggiunto Bonelli – sarà una protesta non violenta per evitare che l'agricoltura sia contaminata dagli Ogm, per salvare il made in Italy agroalimentare e garantire la sicurezza alimentare». Inoltre, nei prossimi giorni i Verdi presenteranno una denuncia alla procura di Roma «per chiedere il sequestro delle sementi Ogm e per evitare danni alla salute e all'agricoltura italiana».
L'approvazione della Amflora, infatti, è passata nonostante i pareri contrari dell'Agenzia europea del farmaco e dell'Organizzazione mondiale della sanità, e in aperto contrasto con la normativa Ue. «Non viene rispettato il principio di precauzione: diversi studi hanno portato dati sulle contaminazioni delle colture tradizionali causate da polline di Ogm», ha concluso Bonelli.
Anche dall'Europarlamento si è levata una vibrata protesta contro la Commissione Ue. Accanto a quelle dei Verdi sono da segnalare le forti perplessità di esponenti del Ppe sulla fine della moratoria decisa 12 anni fa. La presidente dei Verdi europei Monica Frassoni si è detta «davvero esterrefatta e indignata del fatto che a pochissime settimane dalla sua entrata in funzione, il nuovo commissario John Dalli abbia dato un sostegno così netto e senza possibili dubbi agli interessi dell'industria». Sulla stessa lunghezza d'onda due i esponenti del Pdl, Mario Mauro, capodelegazione, e Roberta Angelilli, vicepresidente dell'Europarlamento. «Desta preoccupazione il fatto che l'amido di questa patata potrà essere usato per produrre mangimi animali, entrando nella catena alimentare», ha precisato Mauro. Mentre per Angellili la scelta di Bruxelles «mal si concilia con le produzioni agricole di qualità».

Federico Tulli da Terra

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