E’ scomparso il Tenente Colonnello Angelo Gaggino, militare di pace, italiano nel mondo e amico dei Mantovani nel Mondo

E' scomparso il Tenente Colonnello Angelo Gaggino, militare di pace,
italiano nel mondo e amico dei Mantovani nel Mondo

Il Quarto Reggimento Artiglieria contraerei Peschiera – che a Mantova
conosciamo semplicemente come 4º Missili – si è insediato nel 1968 su

un'area demaniale, al Dosso del Corso, che a suo tempo accolse i nostri
connazionali in fuga dall'Istria e dalla Dalmazia. Una vera e propria

città, ritagliata in un angolo di periferia sino a pochi anni fa animata in
gran parte da ragazzi alle prese con il servizio di leva che , nei momenti
di

massimo affollamento, arrivarono ad essere ad un migliaio per poi ridursi
gradualmente dal 2004 in poi quando fu abolita la leva

obbligatoria.Oggi il Il 4º Missili ospita circa seicento soldati volontari ,
quasi tutti in ferma permanente per lo più tra i 20 e i 30 anni, destinati
ad

un'intera carriera professionale, arrivati qui appositamente dall'Italia
meridionale, con Puglia, Sicilia e Campania tra le regioni più

rappresentate.Una realtà con tanta voglia di integrarsi con il resto della
comunità mantovana, favorita nei fatti da una illuminata politica portata

avanti dai vari comandanti che si sono succeduti e da una naturale e
cordiale ospitalità dei mantovani e dei loro rappresentanti istituzionali.

Ho conosciuto il Capitano Angelo Gaggino nel 1999, appena fondata
l'Associazione dei Mantovani nel Mondo, insieme ad un gruppo di giovani

ufficiali animati dal comune desiderio di svolgere una attività civile e
sociale al di fuori della caserma pur facendo parte di un gruppo

operativo,addestrato per le missioni NATO all'estero, già presente all'epoca
in Bosnia e Kosovo.

Ricordo ancora con amicizia i Tenenti Rocco Antonio De Lumè e Mattia Zuzzi i
quali, assieme ad Angelo, crearono i pressupposti per una

comune partecipazione del 4° Missili a Telethon nel 2000 con il
coinvolgimento di tutti i militari e ad una serie di manifestazioni
gastronomiche

organizzate dall'AMM in caserma ,in collaborazione con l'Associazione Cuochi
della Terra di Virgilio , ed a altre attività sociali e ricreative.

Rivedo ancora oggi Angelo, strepitoso e simpatico animatore di un Carnevale
organizzato per le famiglie dei militari e il sua continuo desiderio

di socializzare con la società civile. Un legame,il nostro, che si è
protratto per alcuni anni , sino a quando la maggior parte dei militari è
partita

per lunghi periodi nelle varie missioni di pace pur mantenendo con alcuni di
essi,tra cui Angelo, una continua corrispondenza sull'attività

dell'AMM in Italia e all'estero.

Non mi sono quindi stupito quando qualche anno dopo , precisamente nel 2008
, appresi del passaggio del comando del contingente di pace

Italfor proprio al Tenente Colonello Angelo Gaggino di stanza a Camp
Butmir, alla periferia di Sarajevo. Un incarico prestigioso svolto

nell'ambito della missione dell'Unione Europea Eufor Altea, forte di circa
duemiladuecento unità provenienti da ventotto diversi Paesi – di cui

ventitré dell'Unione europea – tra cui circa trecento italiani.. impegnata
assieme alle autorità , alla popolazione locale e alle associazioni non

governative nel processo di stabilizzazione della Bosnia Erzegovina,

Di quel periodo vorrei ricordare l'incontro che il 3 febbraio 2009 Angelo
Gaggino ebbe con il Nunzio apostolico ed Ambasciatore per la Santa

Sede in Bosnia-Erzegovina .Era la prima volta che il Comandante di Italfor
31, il Contingente dell'Esercito Italiano della missione “Althea” di

EUFOR (European Union Force), faceva visita alla più alta carica della Santa
Sede presente in Bosnia-Erzegovina. L' Arcivescovo Alessandro

D'Errico si rivolse a lui dicendogli di sentirsi molto vicino ai nostri
militari, impegnati in un compito così importante e delicato in terra
bosniaca ,

dichiarandosi orgoglioso di come i nostri militari rappresentavano la la
Nazione intera.

Numerose infatti erano state le iniziative svolte a favore della popolazione
civile. Durante il periodo natalizio Italfor 31 aveva donato giocattoli a

140 bambini di diverse etnie, ospiti presso due orfanotrofi di Sarajevo: un
piccolo ma significativo gesto per questi piccoli bosniaci. Nel

febbraio 2009 il Contingente si era recato presso l'istituto “SUNCE” di
Pale, una struttura che ospita 25 bambini diversamente abili, ove aveva

donato materiale didattico. Inoltre beni di prima necessità erano pervenuti
dall'Italia per la distribuzione ai più bisognosi, senza alcuna

distinzione di etnia o provenienza sociale. Il contributo a favore della
popolazione si e' manifestò anche attraverso la quotidiana attività di

coordinamento, svolta dal Contingente Italfor 31, tra l'Ambasciata italiana
e le strutture sanitarie nazionali, per il disbrigo delle pratiche

burocratiche per permettere a pazienti bosniaci – maggiormente bambini ed
adolescenti – affetti da patologie di diversa natura, di recarsi in

Italia per gli interventi e le cure previste. 31 erano stati i casi
trattati nei primi 7 mesi di presenza dell'Italfor 31.

Angelo nel frattempo non si scordava di noi :il 13 aprile 2009 egli mi
scriveva una mail dicendomi ” Caro Daniele mi giungono spesso le news

relative all'Associazione e le leggo con grande piacere. Purtoppo non posso
dire di si' agli inviti che ricevo perche' sono sempre in Bosnia a

Sarajevo e ne avro' ancora per tre mesi circa. Approfitto del mezzo per fare
a Te e a tutti gli associati i migliori auguri per una Pasqua serena e

a presto.”

Al suo ritorno dalla Bosnia nel settembre del 2009 , il Ten.Col. Angelo
Gaggino assumeva il Comando della Base logistico-addestrativa di

Edolo (Brescia).

Ero in Argentina, quando il 6 febbraio scorso Angelo, 53 anni, è stato
trovato esamine dall'anziana madre che gli aveva portato il caffè mattutino.

Oltre alla mamma Maria e ad un figlio di 13 anni che vivevano a Edolo con
lui, Angelo ha lasciato anche un altro figlio di 18 anni e la moglie dalla

quale era separato da qualche anno.

La notizia della sua scomparsa ci è stata comunicata dal signor Fiore che ha
telefonato alla sede dell'AMM con poche ma significative parole :

“so che era un amico dell'Associazione e del Presidente”. Parole che ci
hanno commosso e che testimoniavano il suo legame con noi e con

Mantova, sua terra d'adozione. Io, in particolare, ho provato un forte
dolore sia per l'immatura scomparsa di un amico e sia per la perdita di un

valoroso militare di pace e italiano nel mondo.Angelo Gaggino ha infatti ben
rappresentanto quella categoria particolare di italiani nel mondo

che sono i nostri militari, impegnati nelle varie missioni di pace e che
sempre si sono distinti per umanità e rispetto nei confronti delle

popolazioni locali , onorando il nostro Paese e le nostre tradizioni
democratiche.

L'ultimo ricordo che ho di Angelo Gaggino è un incontro estivo serale presso
il Ristorante del Castello di S.Giorgio a Mantova con lui sorridente

e rilassato : ci eravamo ripromessi che ci saremmo rivisti i per fare
qualcosa insieme, magari per organizzare una festa culinaria con i ragazzi

del suo contingente. Era nella sua indole legare con grande passione civile
, il sociale alla sua professione e al suo mondo . Ciao Angelo, ti

ricorderemo sempre.

Daniele Marconcini

Presidente Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus

email presidente@mantovaninelmondo.org

(nella foto Angelo Gaggino con il Nuzio apostolico di Sarajevo Alessandro
D'Errico )

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy