FIAT: LUMIA (PD), SCAJOLA A SANREMO HAI SBAGLIATO, TERMINI IMERESE CONVIENE

“Ieri a Sanremo, di fronte a milioni di italiani e ai lavoratori fiat di Termini Imerese, il ministro Scajola non ha usato argomenti corretti, lasciando credere che tenere aperto lo stabilimento di Termini Imerese sia improduttivo e assistenziale. Non è vero che Termini Imerese è improduttiva, non è vero che sostenere la presenza della fiat è assistenziale”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando l’intervento del ministro delle attività produttive, Claudio Scajola, durante il festival di Sanremo.
“I dati parlano chiaro – aggiunge Lumia – a Termini Imerese i costi maggiori sono frutto delle scelte sbagliate della stessa azienda. Ad esempio, il porto di Termini Imerese è a pochi metri dallo stabilimento ed è in grado di trasportare automobili in qualunque parte del mondo. La fiat non lo utilizza e preferisce così aumentare i costi, additati poi come il vero differenziale produttivo che rende lo stabilimento siciliano sconveniente.
“Inoltre – continua – il mercato del Mediterraneo è a due passi e avrà uno sviluppo notevole soprattutto nel settore delle auto. Allora perché la fiat non potenzia lo stabilimento di Termini Imerese, piuttosto che chiuderlo? Lo stesso Marchionne fino a un anno e otto mesi fa proponeva un piano di investimenti che prevedeva la costruzione di tre nuovi modelli, tre turni di produzione, l’aumento dei livelli occupazionali e il rafforzamento dell’indotto. Perché adesso cambia opinione?
Non è la crisi del mercato che impone la fuga da Termini Imerese, perché la fiat dovrà aumentare la sua produzione fino a 5 milioni di automobili per competere con gli altri grandi costruttori nel mondo”.
“La verità – spiega l’esponente del Pd – è che l'azienda torinese ha scelto altri Paesi, dove i governi investono sul settore e fanno valere tutto il loro peso con sistemi di convenienze per tutelare i propri stabilimenti e la propria produzione”.
“La nostra proposta – conclude Lumia – è chiara: Termini Imerese deve continuare a produrre automobili con la fiat o con altri grandi case di chiara capacità internazionale. Tutti gli altri progetti, se seri e credibili, sono da sostenere per integrare e non per sostituire la vocazione a produrre auto del territorio di Termini Imerese”.

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