Gesso e sangue venerati da Giovanni Paolo II

L'ex vescovo di Civitavecchia e Tarquinia, monsignor Girolamo Grillo, ha svelato che Giovanni Paolo II venerò la Madonna di Civitavecchia che nel 1995 avrebbe sparso lacrime di sangue. In quel periodo insegnavo religione nelle scuole medie superiori e agli alunni spiegavo che Dio può fare cose incomprensibili per la mente umana, ma non cose ridicole. Una statuina di gesso che piange è buffa; una statuina che piange sangue è addirittura grottesca. Il pianto di una statuina, per un uomo di fede, non dovrebbe avere alcuna importanza. Dovrebbe suscitare in lui più o meno lo stesso interesse che suscitano i giochi di un prestigiatore. Adoperarsi per appurare se si tratti di miracolo, significa compiere un atto irriguardoso verso Dio e verso la Madonna. Gesù diceva e faceva cose serie. Non si vede perché non dovrebbe fare cose altrettanto serie Maria. Il cristiano, di fronte a fenomeni del genere, almeno per quanto riguarda la fede, non dovrebbe porsi “con cautela”, come fa la Chiesa; dovrebbe ignorarli semplicemente. Prendere una posizione diversa, vuol dire non solo discostarsi dal Vangelo, ma mancare assolutamente di logica e di buon senso. Una lacrimuccia sì una lacrimuccia no, un momento sì un momento no…La caratteristica che differenzia nettamente il “miracolo” della madonnina piangente, dai miracoli di Gesù, nei Vangeli, consiste proprio nella chiarezza ed indubitabilità degli effetti di questi ultimi.

Renato Pierri

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