Approvata la demolizione delle Torri dell’Eur, Soldà  perplesso

Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: “Su una questione così delicata
sarebbe sempre opportuno ascoltare la voce dei cittadini che poi, obtorto collo,
finiscono per subire le decisioni della politica”

Nuovo caso di cattiva amministrazione della giunta Alemanno
che l'Italia dei Diritti, il movimento nazionale fondato da Antonello De Pierro per
tutelare gli interessi dei cittadini in nome dei principi di giustizia e legalità,
vuole portare all'attenzione dell'opinione pubblica. Di recente il Campidoglio ha
approvato una delibera che autorizza la demolizione delle storiche Torri del
Ministero delle Finanze, site in zona Eur e per il 50% di proprietà della società
statale Fintecna, avallando il progetto dell'architetto Renzo Piano che prevede la
realizzazione in loco di edifici destinati a ospitare 400 lussuosi appartamenti e
numerosi uffici da rivendere al miglior offerente. Tale delibera è stata resa
esecutiva anche dall'approvazione della Commissione Urbanistica del XII municipio di
Roma, nonostante il voto contrario dei partiti di opposizione. Tuttavia, per
realizzare questa complessa operazione immobiliare e finanziaria, guidata da un
gruppo di costruttori, sembra che nessuno si
sia fermato a considerare l'impatto urbano e ambientale che un'opera così sfarzosa
avrebbe sul quartiere capitolino, perennemente al centro di fortissimi interessi
economici. Le forze politiche di opposizione, unite ai comitati dei residenti,
avevano invece proposto un progetto alternativo volto a riqualificare il complesso
esistente e ridestinarlo a servizi pubblici come scuole, ambulatori, uffici Caf,
nonché adibire una parte delle strutture all'uso abitativo per l'edilizia agevolata.
Ma di tutt'altro avviso si è dimostrato il sindaco Gianni Alemanno, che pure in
passato avevo criticato l'amministrazione di centrosinistra impegnata in
un'operazione simile che avrebbe fatto delle Torri un grosso business a vantaggio
degli imprenditori e dei privati.

Sabrina Ragucci, viceresponsabile per il XII municipio di Roma dell'Italia dei
Diritti sta monitorando la situazione e, nel frattempo, ha attivato il vicepresidente
del movimento, Roberto Soldà, che si è espresso così sull'intera vicenda: “Prima
di spendere soldi pubblici è sempre bene pensarci più volte. A mio parere si poteva
tranquillamente procedere all'adeguamento delle strutture preesistenti, adattandole
per renderle disponibili a una fruizione pubblica, invece di farne appartamenti e
uffici privati, che richiederanno investimenti massicci e avranno notevoli ricadute
sull'arredo urbano del territorio, per esempio in termini di traffico automobilistico
e parcheggi per le vetture”. Quanto alle problematiche sollevate dai comitati di
quartiere dell'Eur, Soldà sottolinea come “su una questione così delicata
sarebbe sempre opportuno ascoltare la voce dei cittadini che poi, obtorto collo,
finiscono per subire le decisioni della politica senza veder minimamente valutate le
loro esigenze”.

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