Per l’On. Fabio Porta “si tratta di un fatto storico e di un segnale importante di natura diplomatica per il rafforzamento della relazione privilegiata tra i due Paesi”; “Si al coordinamento e no a rischiosi interventi estemporanei come quello della regione Lombardia”
La decisione, confermata ieri dai due governi, di procedere ad una importante missione umanitaria coordinata tra Italia e Brasile, costituisce secondo l’On. Fabio Porta, Presidente dell’Associazione “Italia-Brasile”, “un concreto esempio di positiva sinergia tra i due Paesi nell’ambito delle operazioni umanitarie relative alla giù grande tragedia affrontata dalla comunità internazionale dal dopoguerra ad oggi”.
“Italia e Brasile – ha sostenuto il parlamentare – realizzeranno per la prima volta una missione militare, anche se a carattere umanitario, dopo la seconda guerra mondiale quando il Brasile partecipò a fianco degli alleati alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo”.
“E’ la risposta migliore a chi in questi mesi ha parlato a sproposito di crisi delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi – ha enfatizzato il Presidente di “Italia-Brasile” ; “la presenza di oltre 35 milioni di italo-discendenti unitamente a relazioni economiche e commerciali rilevanti e in sostenuta crescita garantiscono a queste relazioni – sempre secondo l’On. Porta – un futuro certo e duraturo”.
“Alla tragedia di Haiti si risponde con unità di azione e coordinamento – ha concluso il deputato – e non con azioni isolate e scollegate dal contesto degli aiuti internazionali, che rischierebbero di mettere a repentaglio la vita dei nostri volontari oltre a non raggiungere l’effetto sperato, come nel caso dell’intervento della Regione Lombardia, giustamente criticato dal Capo della Protezione civile italiana, Guido Bertolaso”.