Haiti e la sensibilità  del Signore

La Repubblica.it mostra una serie di fotografie che illustrano la tragedia accaduta, ed ancora in atto, a Haiti. Ed avverte: “Attenzione, alcune di queste immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità”. Ed io non posso fare a meno di chiedermi se la sofferenza di tanti innocenti, le grida di dolore, e i pianti, non dovrebbero “urtare” anche la sensibilità di Dio. Se avesse occhi come persona umana, li chiuderebbe per non vedere lo strazio dei suoi figli, e se avesse orecchi li tapperebbe per non udire i mille lamenti che gli saranno giunti assieme alle mille preghiere. E non posso fare a meno di pensare a tutti coloro che aspettano grazie particolari dal Signore, o dalla Madonna, o dai tanti santi cui sono devoti; oppure sono persuasi d'averle ricevute, le grazie. Alla cecità di colui che pur davanti all'evidenza, vale a dire alla “immobilità” di Dio davanti a simili immani tragedie, continua ad illudersi che il Signore potrà fare, o avrà fatto, un'eccezione per lui, giacché è devoto magari di padre Pio o della Madonna di Medjugorje, e sa pregare con fede, tanta fede. Ed è persuaso che la fede possa spostare una montagna. La sua montagna.

Elisa Merlo

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