La vigliaccheria, compagna inseparabile della violenza

La vigliaccheria è compagna quasi inseparabile della violenza. Le bombe sganciate da aeroplani sulle città, sono sempre una vigliaccheria. I bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki sono stati una delle più grandi vigliaccherie della storia. L'olocausto è stato una vigliaccheria ignominiosa. Ma veniamo alle più modeste vigliaccherie nel nostro Paese, oggi. Il respingimento dei barconi provenienti dall'Africa è una vigliaccheria. Vigliaccherie sono le aggressioni ai danni di stranieri, di omosessuali, perpetrate sempre in gruppo. Vigliacchi sono gli uomini che maltrattano e uccidono le donne. Vigliaccheria è inquinare il pianeta, soprattutto nei riguardi delle generazioni future. Vigliaccheria è tormentare gli animali. L'elenco è lungo. Ma anche il cittadino indifferente è vigliacco. Lo affermava Antonio Gramsci: “L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita”. E l'indifferenza, permettendo la violenza dei prepotenti, diventa una forma tacita di violenza. Ancora più vigliacco è il cittadino che approva, asseconda la violenza: non caccio lo straniero personalmente, non perseguito il diverso da me, ma sono contento che il lavoro sporco sia fatto da altri. Esiste, infine, anche la violenza alle volte feroce delle parole. Gli esempi nel nostro Paese sono recenti. Ed anche di questa violenza è compagna la vigliaccheria.

Renato Pierri

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