ATTENTI ALLA SBANDATA

Il centro-destra rischia di sbandare sulla questione giudiziaria e di infilarsi in un tunnel legato ai pessimi rapporti Berlusconi-Magistrati. Tale e tanto è il rumore su queste vicende che si rischia di dimenticare quanto di buono si sta facendo in molti settori e quando – anche quest’anno – si delinea una legge finanziaria che non costa un euro in più agli italiani ma, anzi, offre qualche risparmio fiscale. Qualunque iniziativa legislativa è però solo letta in chiave “pro-Berlusconi” senza minimamente entrare in un esame serio dei fatti.

Noto solo che mentre ogni indagine sul “Cavaliere” si presta a molti dubbi (compresa la recente sentenza in appello a Milano sul caso Mills) va preso atto che a Napoli si chiede l’arresto di un membro del governo e deputato senza aver mai averlo ascoltato, nonostante infinite sue richieste di essere sentito. Se questo capitasse a ciascuno di voi, cosa ne pensereste? Ma così facendo i magistrati di Napoli hanno di fatto comunque “silurato” il candidato del PDL alla presidenza della regione, mentre – guarda caso – Bassolino è sempre lì, come una sfinge, mai bloccato dai giudici nonostante le infinite porcherie che sotto la sua decennale gestione hanno ammorbato non solo la gestione della spazzatura napoletana. Qualsiasi riforma della giustizia è criticabile e quella del “processo-breve” può esserlo anche più di altre, ma che i Magistrati annuncino proteste prima ancora che il progetto di legge sia perfino presentato in Parlamento mi sembra una ingiustificata censura preventiva. Forse è ora che il Presidente della Repubblica chieda al CSM (che formalmente presiede, pur delegandolo a quel sen. Nicola Mancino che non è certo un super-partes vista anche la sua lunga e partigiana militanza politica) qualche comportamento più in linea con una autentica indipendenza dei ruoli. Mi chiedo perfino perché Berlusconi, a questo punto, non rinunci platealmente ad ogni difesa e si faccia pur condannare: più di metà Italia penserà che in buona parte sono sentenze “politiche” ed egli sarà perfino più libero di poter dimostrare – come ha fatto nell’anno in cui è stato protetto dal “lodo Alfano” che una Corte comunque politicizzata gli ha poi negato – di essere capace di governare bene, ma se lo lasciano lavorare.

Anche perché tutti i processi, le inchieste, le accuse sono relativi a fatti precedenti le elezioni con inchieste che erano note e stranote. Se i cittadini con il loro libero voto hanno comunque espresso una preferenza non mi pare molto democratico che siano dei giudici (eletti da nessuno e cresciuti all’interno di una corporazione) a poter stravolgere il voto popolare.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy