Il sottosegretario Giovanardi ha affermato: “Stefano Cucchi è morto perché anoressico, drogato e sieropositivo”. Nessuna meraviglia. Il cattolico Carlo Giovanardi già in passato ha dato più volte un saggio della sua intelligenza, profonda cultura e cristiana sensibilità. Il giorno 22 marzo 2006 partecipava alla trasmissione Ottoemezzo, dedicata ad un tema difficile e delicatissimo: l'eutanasia infantile. Il problema serio e grave era questo nella sostanza: la giustezza o meno di accelerare una morte certa ed inevitabile di un neonato affetto da malattia inguaribile ed in preda a dolori insopportabili. Bene, lui se ne uscì con questa frase: “Finché c'è vita c'è speranza”. Il 13 maggio 2006, poiché Follini e Tabacci avevano votato per l'elezione del Presidente della Repubblica, contrariamente alle indicazione del partito, li definì “traditori e immorali”. Il 19 dicembre dello stesso anno, nella trasmissione di Bruno Vespa, affermò candidamente che un medico aveva il dovere di tenere in vita Welby, così come ogni medico aveva il dovere di salvare un suicida che si getta dalla finestra e resta vivo.Ogni commento è perfettamente inutile.