Lettera aperta al "Coordinamento dei Circoli uniti per il PD"

Ho provato imbarazzo e disagio nel leggere sull’Aise la critica che il “coordinamento dei circoli uniti per il Pd” ha indirizzato a Maurizio Chiocchetti, al quale viene rimproverata mancanza di coerenza e volgarita´ di argomentazione. Piuttosto che “uniti per il PD”, mi sembra che l´unica unione palesata sia la voglia di levarsi di torno Maurizio Chiocchetti e saldare una volta per tutte vecchi conti che poco o quasi hanno a che fare con la politica.

Piuttosto che attaccare e ad attaccarsi da “maestri” alle improprietà grammaticali meglio avreste fatto ad argomentare le ragioni del dissenso. Ma che razza di partito vogliamo costruire se non siamo nemmeno capaci di pensare per un solo momento che apparteniamo alla stessa formazione? Bersani, nuovo segretario, alla prima riunione del gruppo dei deputati del PD, oltre ad indirizzare parole di stima a Franceschini e Marino, ha dichiarato con forza che sarebbe stato il primo a mettere da parte qualsiasi controversia e che
tutti assieme, e assieme alle persone migliori, avremmo lavorato per rafforzare il partito e per costruire l´alternanza. Non capisco proprio la vostra meraviglia – e mi preoccupa la carenza di argomentazioni – e il vostro disappunto nell´affermare che “il Chiocchetti del tre giorni dopo ha cambiato idea”. Cosa doveva fare? Traghettare, assieme a quelli che secondo voi sono stati i perdenti in un altro schieramento? Io invece apprezzo quello che ha detto anche perché credo, e questo mi basta, che lo ha detto con convinzione ed anche con l´onesta´ di chi sa che certamente non gli sarà rinnovato l´incarico. Io ho scelto Bersani ma ho rispettato la scelta di Chiocchetti e so che lui ha rispettato la mia.

Il giorno dopo le elezioni ho incontrato alcuni colleghi che avevano scelto Franceschini per ragionare assieme a loro di cosa avremmo potuto fare adesso, assieme, per la costruzione del partito all´estero. Altri invece stanno continuando in questi giorni a fare solo riunioni di “area Bersani” o di “area Franceschini” per vedere piuttosto come si può fare e cosa si può inventare per far fuori gli altri, i nemici. Che Dio, o chi per lui, ce la mandi buona! Cerchiamo di non lamentarci, dopo, se per colpa del gioco perverso dei
veti incrociati ci ritroveremo ad essere guidati o coordinati da qualcuno che non ci piace ma che, ovviamente, inizieremo subito ad
impallinare.

On. Gino Bucchino

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