Riforma della par condicio, Soldà  non ci sta

Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti:”Una proposta di questo genere è l'ennesima prova di regime”

“Questo è l'ennesimo tentativo del governo di prendere il potere a discapito di cittadini e dell'opposizione”. Questo è stato il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti riguardo le ultime dichiarazioni del governo che vorrebbe mettere mano alla legge sulla parità di condizioni emessa nel 2001. La proposta va nella direzione sempre auspicata dal premier: spazi tv distribuiti su base proporzionale; diritto di tribuna per i partiti minori; possibilità di accesso per i candidati nelle trasmissioni di intrattenimento. E poi la reintroduzione degli spot a pagamento in tv. ''Modificare la legge sulla par condicio significherebbe ridurre ulteriormente gli spazi della democrazia – ha continuato l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e il ritorno degli spot a pagamento si tradurrebbe in uno svantaggio per i partiti minori. Se non si risolve il problema del conflitto di interessi – aggiunge Soldà – nessuno potra' permettersi di proporre una modifica della legge che regola la comunicazione in campagna elettorale''.

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